Don Luigi dovrà aspettare, la “piazza del monumento” di Azzate non avrà il suo nome

Un lungo consiglio comunale con due nuovi consiglieri, uno di maggioranza e uno di opposizione, e tanti temi sul tavolo. Individuati i siti che saranno oggetto del progetto di rigenerazione urbana

Lavori piazza della Pesa ad Azzate

Il parchetto accanto alla chiesa di San Rocco per ora resta senza nome; i comitati di quartiere formalmente non ci sono ma non se ne sente l’urgenza; i consigli comunali in streaming si faranno anche ad emergenza conclusa.

Questo, in estrema sintesi, il succo di un lungo consiglio comunale che ha visto l’esordio dei due nuovi consiglieri: uno di maggioranza, Silvano Paoli che ha preso il posto di Davide Ferrè, ex vicesindaco, e uno di minoranza, Antonio Triveri di “Insieme per Azzate” che ha preso il posto di Alessandra Colli.
Tanti i temi sul tavolo, molti dei quali sollevati da entrambe le opposizioni.

Il primo punto riguardava la Rigenerazione Urbana: una commissione ha lavorato al progetto di recupero del patrimonio edilizio esistente, in stato di degrado,  come ha spiegato l’assessore Giovanni Rocca: «Abbiamo individuato i siti che possono essere interessati dalla rigenerazione. È per noi un’azione prioritaria perché questo consentirà di prevenire il consumo del suolo con nuove costruzioni».
La Legge regionale numero 18 del 26 novembre 2019 consente ai Comuni di andare ad individuare ambiti di rigenerazione urbana dove poter applicare degli sconti sui costi di costruzione e sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, ed ottenere degli incrementi volumetrici: uno strumento importante per la riqualificazione dei paesi e delle aree urbane. Un gruppo di lavoro compatto ha lavorato per la stesura di un documento che poi passerà anche al vaglio del Pgt.

Il dibattito s’è acceso invece sulle interrogazioni e le mozioni presentate da Raffaele Simone e Carlo Arioli, capigruppo d’opposizione. L’interrogazione riguardava i comitati di quartiere, uno dei punti nodali del programma politico del gruppo di maggioranza, che però non sono mai stati costituiti. È toccato al vicesindaco Simona Barbarito motivare il perché di questa scelta: «Punto focale del programma non era la costituzione ufficiale dei comitati, ma la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. Abbiamo avuto ottimi risultati con le modalità che abbiamo messo in campo, ovvero, la riattivazione della pagina facebook, il potenziamento degli sms, la diffusione dell’informatore comunale, le mailing list e gli incontri con i residenti e con le associazioni commercianti». Il vicesindaco ha parlato di “piccole assemblee” con chi vive in via Roncasnino, via Veneto, con i cittadini per discutere del varco via Colli-via Dante, della riqualificazione dell’area Pesa, di incontri con gli abitanti di Vegonno e i residente di via Pasubio. «Insomma si è trattato di comitati “spontanei” che hanno permesso un dialogo costante con i cittadini: i comitati di quartiere non sono stati costituiti e non saranno costituiti ma continueremo a confrontarci con i cittadini con queste modalità», ha concluso il vicesindaco che da quel momento non è più riuscita a seguire il consiglio, a causa della mancanza di connessione.

Tutti d’accordo invece sulla necessità di garantire la diretta dei consigli comunali, che vede sempre la partecipazione di un folto numeri di cittadini, anche a emergenza conclusa: la mozione presentata da “Insieme per Azzate” e “Azzate in Valbossa” è stata accolta con favore anche dalla maggioranza. «Abbiamo partecipato ad un bando di Cariplo per l’acquisto dell’attrezzatura necessaria per la trasmissione in streaming- ha spiegato l’assessore con delega ai rapporti con la Fondazione Cariplo Enzo Vignola – Si tratta di una cifra piuttosto consistente: diecimila euro. Poi dovremo procedere con la modifica del regolamento comunale, ma è nostra intenzione garantire lo streaming dei lavori». E così Raffaele Simone ha proposto che si ponessero obiettivi ben precisi che sono stati così stabiliti: 90 giorni per la modifica del regolamento e acquisto e messa in funzione della strumentazione entro il 30 settembre di quest’anno.

Ma è sull’intitolazione a Don Luigi dell’area attorno alla chiesa di San Rocco che maggioranza e opposizione non hanno trovato alcuna intesa e le minoranze, alla fine del lungo dibattito, hanno ritirato la mozione. La zona è oggetto in questo periodo di un’ampia riqualificazione che comprende anche i parcheggi di via Piave accanto all’area commerciale e del mercato, dove un tempo c’era la pesa.

Don Alberto o Don Luigi? Ad Azzate è dibattito sul nome del parchetto ristrutturato

La questione aveva tenuto banco per giorni sui social, dividendo i cittadini tra “tifosi” di Don Luigi e sostenitori di Don Alberto. Ma è arrivata la doccia gelata del sindaco Gianmario Bernasconi: «L’area verde che ospita il monumento ai caduti unisce tutte le generazioni – ha detto – I lavori che stiamo realizzando prevedono lo spostamento del monumento e la sua valorizzazione. Quello è uno spazio istituzionale, come il palazzo comunale, il parco del comune, la sala consiliare, uno dei luoghi principe della vita istituzionale civile e laica che appartiene alla collettività, a chi crede e a chi non crede». Quindi l’intitolazione ad un parroco non vede d’accordo la maggioranza che compatta ha chiesto di trovare un’altra modalità per decidere come ribattezzare l’area verde, quando i lavori saranno conclusi, magari coinvolgendo la cittadinanza.

«Non è escluso – ha concluso il sindaco – che in futuro possano essere individuate in maniera condivisa, magari con la parrocchia, altre zone magari intorno al santuario della Madonnina del Lago o aree prossime alla chiesa parrocchiale» . Così come la zona del parcheggio non si chiamerà Piazza della Pesa perché il progetto è ancora in fase embrionale, ha concluso il sindaco. Che ci sia già un nome nel cassetto è l’ipotesi sollevata dalla minoranza. Ma per ora è tutto rinviato. L’intitolazione dovrà aspettare.

Roberta Bertolini
roberta.bertolini@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Marzo 2021
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