Il delta del Po in lizza per diventare Patrimonio europeo
Il marchio è assegnato ai territori che meglio di altri sono rappresentativi del patrimonio culturale con elementi di comunanza e di unitarietà delle culture dell’Ue

Il territorio del delta del Po e Venezia insieme all’Isola di Ventotene rappresenteranno l’Italia di fronte alla Commissione Europea e gareggeranno per aggiudicarsi il marchio del Patrimonio europeo.
Il marchio del Patrimonio europeo è stato istituito dall’Unione Europea nel 2011 ed è assegnato ai territori che meglio di altri sono rappresentativi del patrimonio culturale con elementi tangibili di comunanza e di unitarietà delle culture dell’UE.
Il sito tematico “Terre d’acqua, terre nell’acqua, delta del Po e Venezia” proposto collega tra loro differenti sotto-siti e nasce dalla sinergia tra il Parco regionale veneto del Po (Regione Veneto), i tre musei archeologici nazionali veneti di Adria, Altino e Venezia (Regione Veneto) e il museo civico Delta antico di Comacchio (Regione Emilia-Romagna).
La candidatura del Delta del Po si inserisce in una progettazione dell’Ente parco che – con la Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo – ha messo in campo diverse iniziative di respiro internazionale, tra cui: “A scuola di mare e biodiversità a bordo di Goletta Verde” e l’Osservatorio ambientale e culturale del Parco del delta del Po. In particolare, il progetto di comunicazione e promozione del turismo sostenibile #mydeltaslow ha dato modo di creare una rete di operatori con una visione europea di sviluppo del territorio. il progetto Musst è invece incentrato sulla valorizzazione dei musei della rete e degli scavi archeologici.
«Intorno a questo progetto – spiegano i promotori – si è già creata una rete che coinvolge importanti musei nazionali e locali insieme alla comunità. In più, al centro delle azioni proposte si intende coinvolgere in particolare i giovani che potranno contribuire alla crescita del nostro Paese e della cultura europea».
«L’obiettivo – aggiungono – è dare un ulteriore impulso allo sviluppo di una cultura europea attraverso la condivisione dei valori culturali, turistici, archeologici locali in collaborazione con network internazionali. In quest’ottica la candidatura europea rende i partner del progetto particolarmente orgogliosi di rappresentare l’Italia in un ambito così prestigioso».
«Il Delta del Po – afferma Moreno Gasparini, presidente Ente parco regionale Veneto del delta del Po – è da sempre un patrimonio europeo frequentato e apprezzato da tanti visitatori che lo scelgono per le loro vacanze proprio grazie al suo ambiente naturale e al valore storico-culturale. Questo è un progetto di sinergia che vuole rafforzare anche la nostra offerta turistica culturale: un invito a scoprire questo sito territoriale che si offre ad una visitazione lenta ed esperienziale, per apprezzarne le eccellenze naturalistiche e lo straordinario patrimonio museale».
«La nostra Fondazione – dichiara Gilberto Muraro, presidente Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo – ha accompagnato il delta del Po veneto e il suo Parco nel percorso di accreditamento a riserva della biosfera MAB Unesco e continua ad affiancarlo in tutte le iniziative volte alla sua valorizzazione a livello nazionale e internazionale. Siamo convinti che si tratti di un patrimonio di inestimabile valore ambientale, paesaggistico e culturale, che abbiamo il dovere di preservare anche per le generazioni future».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giulio Moroni su Barasso, il Comune rischia il blocco dei servizi per una sentenza di condanna da 300 mila euro
Stefano Montani su Contro l’indifferenza e la violenza: la musica scuote Varese in un grido per la Palestina
Felice su Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese
Mastro SIM su Patentino obbligatorio per alcuni cani: la Lombardia vara la “save list”, ecco le razze coinvolte
Gloria Cerri su Patentino obbligatorio per alcuni cani: la Lombardia vara la “save list”, ecco le razze coinvolte
CarloP su Sanpietrini staccati e resti di gavettoni: allarme maleducazione al Parco Mantegazza di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.