Ridurre l’orario della Didattica a distanza per gli alunni più piccoli
La preside del IC Varese 5 Maria Rosa Rossi accoglie la richiesta dei genitori della Morandi: "Era già previsto nell'organizzazione del Piano Didattico"

Mentre i bambini appendono disegni ai cancelli della primaria Morandi per chiedere che vengano al più presto riaperte le scuole, i genitori delle classi 1A e 1C scrivono alla preside dell’Istituto comprensivo Varese 5, Maria Rosa Rossi, per chiedere di ridurre l’orario della Didattica a distanza (Dad) che attualmente è dalle 8.30 alle 13, anche per gli alunni più piccoli.
“Stiamo semplicemente applicando l’organizzazione del Piano didattico che ci siamo dati a settembre e che prevedeva di mantenere l’orario invariato per periodi brevi di Dad, con la possibilità di rimodulare l’orario al prolungarsi dell’attività a distanza”, risponde la Preside. Eventualità questa che si è verificata con la decisione di estendere la Zona rossa a tutta la Lombardia a partire da lunedì 15 marzo.
Da lunedì prossimo quindi anche alla primaria Morandi l’orario della didattica a distanza sarà ridotto. In particolare per i bambini delle classi prime “cui saranno offerti 15 moduli da 50 minuti di lezione per ogni settimana, con diverse attività e lavori in sincrono e asincroni – spiega la preside – Valorizziamo sempre il contributo, l’attenzione e la collaborazione dei genitori, fondamentale soprattutto in questo momento. In questa settimana abbiamo riconsegnato 130 credenziali per l’accesso alla Dad ad altrettanti alunni che le avevano smarrite e forniamo anche l’assistenza tecnica a chi ne ha bisogno per la giusta configurazione della G-suite utilizzata per la didattica a distanza”.
Di seguito uno stralcio della lettera scritta dai genitori, che testimonia, al di là del monte ore della Dad le difficoltà dei piccoli alunni e quelle di chi li segue a casa durante la Didattica a distanza.
Auspicando che il ricorso alla didattica a distanza sia momentaneo, per i bambini più piccoli è davvero proibitivo. Nonostante l’impegno delle maestre che cercano modalità interattive più accattivanti e le pause più lunghe, la soglia di attenzione è davvero bassa e le nozioni che si acquisiscono sono davvero limitate.
[…] I bambini più piccoli sono intimoriti dallo schermo, cercano rassicurazione dai genitori che necessariamente devono assisterli. […] Molti genitori hanno dovuto delegare i nonni, poco avvezzi allo strumento tecnologico e i bimbi più piccoli, a differenza di quelli delle classi superiori, non possono assolutamente gestire in autonomia l’uscita e il rientro nell’aula, cadute di linea e altri problemi tecnici.
Crediamo fermamente che la scuola non debba solo essere un monte ore da rispettare, ma un momento di crescita e apprendimento consono al particolare momento storico e alle evidenti esigenze e difficoltà dei più piccoli.
Inoltre, è fortemente sconsigliato che i bimbi più piccoli stiano così tante ore davanti a uno schermo, specie per chi porta gli occhiali.
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