Riforma della legge sanitaria: l’iter per la revisione si concluderà a novembre
A maggio la giunta dovrà indicare le linee guida, entro giugno andranno ascoltati i principali interlocutori, a settembre si arriverà al testo di legge proposto. Critico il consigliere PD Astuti "Non c'è ancora alcuna proposta"
Definito l’iter per la revisione della Legge 23, la Riforma della sanità approvata nell’agosto del 2015.
In commissione Sanità, presieduta da Emanuele Monti, sono stati ascoltati il professor Giuseppe Remuzzi, il direttore generale Agenas che ha puntualizzato alcunei punti critici dell’attuale legge, Domenico Mantoan e Vittorio Carreri del Movimento Culturale per la difesa e il miglioramento del SSN. L’audizione mirava evidenziare le proposte di riorganizzazione del sistema sociosanitario lombardo.
La roadmap prevede che entro la prima decade di maggio la Giunta deliberi le linee guida con i punti di modifica. A maggio e a giugno, con tre sedute settimanali per due mesi, da parte della Commissione verranno ascoltati i principali interlocutori del Servizio Sanitario, presenti l’assessore al Welfare Letizia Moratti e la dg Welfare. Entro luglio, la Giunta approverà un progetto di legge “tenendo conto dell’ampio dibattito in Commissione” e a settembre la stessa Commissione valuterà il testo di legge proposto, discutendo emendamenti “formulati anche alla luce delle proposte delle parti sociali”. L’approvazione finale in Consiglio è prevista a novembre.
«L’audizione di questa mattina con Agenas ha delineato in che modo il sistema sanitario lombardo si sia evoluto negli anni post-riforma Maroni – ha commentato il Presidente Emanuele Monti – Molto bene i dati riportati da Agenas sulla Presa in Carico del paziente cronico e fragile: sono un elemento da cui partire. La Commissione Sanità regionale è pronta ad avviare il percorso di revisione della Legge 23/2015 e ne sarà protagonista. Coinvolgeremo le parti sociali nella discussione e daremo centralità all’organo legislativo, serve però un percorso condiviso da tutte le forze politiche».
Il presidente Monti ha dichiarato anche di aver condiviso con la giunta e l’ufficio di presidenza alcune idee operative per il rilancio e il potenziamento del sistema sanitario che dovranno avere la massima condivisione da parte di tutte le forze politiche.
L’annuncio della lettera è stato accolto da critiche da parte dei consiglieri della minoranza, che hanno sottolineato la necessità di un maggior coinvolgimento della Commissione “a partire dalla determinazione dei tempi e del metodo di lavoro”.
Molto critico il consigliere del PD Samuele Astuti: « Giunta e maggioranza non hanno alcuna proposta di legge di riforma della sanità. Monti oggi ha annunciato che non sarà presentato nessun testo di riforma fino alla fine di luglio. Questo, dopo che la maggioranza, da dicembre, dice di avere già una propria proposta di riforma pronta. Un ritardo inaccettabile, che Monti ha cercato di coprire con iniziative che suonano come un diversivo. La pandemia non è bastata a far capire l’urgenza della riforma di un sistema che ha rivelato tutte le proprie debolezze? Perché la giunta si ostina a rimandare un provvedimento necessario? Perché la maggioranza in Commissione continua a essere schiava delle decisioni della vicepresidente Moratti»
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