Vaccinazioni in azienda non prima di giugno

In Commissione sanità, il direttore generale del Welfare Pavesi ha parlato della campagna vaccinale, degli appuntamenti per le seconde dosi e per i docenti, della durata della copertura e dell'apertura delle RSA

vaccino

Vaccinazioni in azienda non prima del mese di giugno. È stato lo stesso direttore generale del Welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi a chiarire i termini di una campagna annunciata, ma mai di fatto declinata con tempi e modi precisi. A livello ministeriale esiste un protocollo che Regione ha adottato e sottoscritto a sua volta con le principali organizzazioni datoriali. Il punto delicato rimane la scorta delle dosi di cui disporre: « Al momento – ha spiegato il direttore Pavesi in Commissione Sanità – abbiamo il calendario delle consegne sino a fine maggio. Su quella scorta, abbiamo organizzato le agende dei centri lombardi. Oltre non possiamo ampliare, a meno di sottrarre dosi già assegnate».

APPUNTAMENTI PER I RICHIAMI: LA DATA NON SI CAMBIA

Sulla flessibilità degli appuntamenti per i richiami, il direttore si è mostrato al momento contrario: «L’appuntamento rimane fisso, se non per comprovate esigenze d’emergenza. Si sta ragionando a livello di conferenza Stato Regioni su un’organizzazione che tenga presente le ferie degli italiani. Al momento, però, non esiste alcuna indicazione. Le sole variabili ammesse sono quelle del personale scolastico, per i docenti impegnati in scrutini o esami che possono rivolgersi al call center regionale (800.89.45.45)».

VACCINAZIONI PER IL MONDO SCOLASTICO

Per il mondo della scuola, da domani, giovedì 13 maggio, riapre il portale per le prenotazioni dedicate a insegnanti rimasti esclusi con lo stop deciso a livello ministeriale. Chi non era entrato per diverse ragioni nella prima tornata di convocazioni, può accedere sul canale riservato del portale di Poste.

DURATA DEL GREEN PASS

Su “green pass” e durata del passaporto vaccinale, al momento, non c’è alcuna certezza. Nè a livello nazionale né internazionale, si è giunti a una definizione della durata della copertura: « Siamo anche noi in attesa di un chiarimento dal Ministero – spiega Pavesi – i sei mesi indicati sono quelli previsti dalle case farmaceutiche in fase di studio. È chiaro che auspichiamo un allungamento del periodo standard, altrimenti tra un paio di mesi dovremmo richiamare per la terza dose tutti i sanitari e gli operatori delle RSA, mettendo in grave sofferenza la campagna vaccinale. Indicazioni ufficiali, al momento, non ci sono».

APERTURA DELLE RSA

Le RSA, infine, possono riaprire sulla scorta delle indicazioni dell’ordinanza ministeriale. Il punto delicato è legato al “green pass” che obbliga i parenti a sottoporsi ogni volta a tampone in assenza delle altre due caratteristiche. Costi che vanno sostenuti direttamente dai cittadini o dalle strutture. Il direttore Pavesi concorda che potrebbero rientrare nella dotazioni di screening periodici di cui dispone ogni struttura. 

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Pubblicato il 12 Maggio 2021
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