Il dossier di Sesto 2030 sui parchi giochi sestesi

Le osservazioni del gruppo di minoranza che chiede all'amministrazione più partecipazione e apertura

Castiglione Olona parco giochi inclusivo

Un documento corposo, di 47 pagine, ma di facile consultazione: questo il prodotto di alcuni mesi di lavoro sui parchi giochi da parte del gruppo Sesto 2030 (che si può scaricare qui: https://www.sesto2030.it/wp- content/uploads/2021/06/def-DOSSIER-Parchi-Giochi-Sesto-Calende.pdf )

“Abbiamo iniziato con il coinvolgere gli esperti maggiori sul tema: i bambini – spiegano i promotori -. Hanno risposto in 17, dai 4 ai 12 anni, mandando i loro disegni (3 progetti sono a 4 mani) e simpaticissimi vocali di spiegazione di alcuni punti che a noi adulti risultavano più “oscuri”. La sorpresa è stata che ogni disegno racchiude idee originali ma non solo, anche attenzione per bambini non della propria fascia di età, per bambini disabili e per l’ambiente, la manutenzione e l’arredo urbano. Potremmo dire che tutto quello che serve in un parco giochi, loro lo hanno evidenziato: dal bar, ai bagni, alle fontanelle, al tagliaerba, a panchine, tettoie, tavolini, cestini per la raccolta differenziata, sdraio, giochi d’acqua, alberi, fiori e laghetti. Nella sezione dedicata abbiamo riassunto tutte le idee originali: da appoggia-palle, ad alberi e strutture varie per arrampicarsi, ad altalene per due, a tappeti elastici interrati, elicotteri, trenini, parchi a tema (cartoni e dinosauri), a giochi nuovi come quello di “pescare scatole con una canna da pesca”, a scivoli multipli, a molto altro ancora… (andate a leggerle tutte: i nostri piccoli concittadini se lo meritano!) I bambini sono stati molto fieri di essere stati coinvolti e siamo sicuri che iniziative come queste sviluppino un maggiore senso civico, coltivando l’idea di “prendersi cura” della città e dei suoi spazi: ne siamo molto soddisfatti”.

“Oltre a loro – proseguono – abbiamo coinvolto gli adulti con questionari: ne abbiamo predisposto uno per ogni parco, anche per quelli “mancanti” come Oneda, Cocquo e Lentate, con lo scopo di dare uno spazio per inoltrare le proprie valutazioni, suggerimenti e segnalazioni. Dal lavoro congiunto di lettura di questi dati e di una nostra analisi sul campo, abbiamo elaborato per ogni parco giochi una scheda riassuntiva, con i punti di forza, le criticità, le manutenzioni urgenti e le proposte per il futuro. Sono inoltre emerse delle esigenze comuni: maggiore manutenzione del verde e dell’arredo urbano (in particolare panchine da sistemare e fontanelle da riattivare), maggiore pulizia, necessità di cestini per la raccolta differenziata, cartellonistica e aree cani separate. Ovunque sarebbero apprezzati più giochi (alle volte in particolare per i più piccoli) e tavolini. La “chicca” del dossier sono state le interviste che tre “esperte” sestesi ci hanno rilasciato: Marika Sanneris (Educazione motoria), Alessia Galli (Psicologa età evolutiva) e Federica Muller (impegnata per i diritti dei bimbi disabili e l’inclusione). Ognuna di loro ha lasciato interessanti indicazioni sulle necessità dei bambini a livello motorio (utili anche per la predisposizione di nuovi parchi giochi o il potenziamento dei vecchi), sul ruolo educativo del parco e sul ruolo del genitore e sull’inclusione e l’integrazione di tutti i bambini. Le ringraziamo vivamente perchè hanno dato un valore aggiunto al nostro lavoro, prezioso fin d’ora e molto interessante per chi deve progettare i parchi e per i genitori che li frequentano”.

“Il metodo che abbiamo utilizzato per approcciarci a questo argomento è quello che vorremmo che anche l’Amministrazione implementasse – conclude Sesto 2030 – strumenti di progettazione partecipata, di coinvolgimento dei cittadini e dei fruitori. Abbiamo trovato alcuni esempi di parchi che hanno seguito questa strada e/o particolarmente originali e li abbiamo indicati. Alla fine di questo lavoro, che ci ha arricchito molto proprio grazie al confronto con le esperte, con le famiglie e con i cittadini (grandi e piccini), abbiamo dato anche la nostra “visione”, quella di Sesto 2030. Una visione che parte dagli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per la sostenibilità e che poi abbiamo personalizzato: parchi accessibili e inclusivi, inseriti nell’ambiente di modo da valorizzarlo, con giochi che stimolino l’esplorazione a più livelli, il gioco di ruolo e la socializzazione”

“Siamo convinti che sia assolutamente necessario un cambiamento nella gestione amministrativa che passi a co-progettare, dialogare, accogliere stimoli e suggerimenti, pensare ai più deboli. E’questo lo stimolo che indirizziamo alla nostra Amministrazione, alla quale abbiamo inviato il dossier: visto che negli obiettivi indicati dalla Giunta per il 2021 abbiamo trovato “programmare parchi- gioco di quartiere riqualificando quelli già esistenti e programmando quelli mancanti” ma nulla abbiamo visto in tal senso e visto che non siamo rimasti soddisfatti della mancata co-progettazione del parco giochi del Centro che verrà spostato e del fatto che non sarà un parco inclusivo, abbiamo pensato di poter dare noi concretezza a questo argomento. Auspichiamo che verranno finalmente prese sul serio le segnalazioni delle manutenzioni necessarie (peraltro più volte presenti sui social o mandate dai cittadini), i suggerimenti delle esperte e magari alcune delle idee per riqualificare i nostri parchi. Di sicuro noi non lasceremo cadere nel vuoto i suggerimenti ricevuti e ne faremo tesoro per il futuro, recependoli nei nostri obiettivi. E qualcos’altro bolle in pentola… se i parchi giochi rappresentano lo spazio aperto di gioco dei bambini fino alla preadolescenza, quali spazi la nostra città offre per lo spazio ricreativo e lo sport libero per i più grandicelli? Chi volesse aiutarci ad analizzare questi spazi e ad elaborare nuove idee e suggerimenti può scriverci a sesto2030@gmail.com”.

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Pubblicato il 24 Giugno 2021
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