Ospedale unico Gallarate-Busto? “Facciamo un referendum”
Ormai da cinque anni se ne discute nelle stanze della Regione e nei consigli comunali, ci sono favorevoli, dubbiosi e contrari. Ma c'è anche chi propone di aprire una consultazione democratica
«Sull’ospedale unico facciamo un referendum comunale». Per decenni è stata una prospettiva vaga, ora se ne parla (seriamente) da un lustro almeno, ci sono favorevoli e contrari. E ora sull’ospedale unico Busto-Gallarate c’è chi torna a chiedere una consultazione diretta degli abitanti di Gallarate, almeno quelli della città.
L’idea è della lista civica Obiettivo Comune, guidata da Massimo Gnocchi, Celeste Parachini, Gianluca Passerini, Orest Gnocchi. Il gruppo «già in due occasioni, decisamente lontane dal momento elettorale e quindi tutt’altro che strumentali», aveva proposto un referendum sulla base dell’art. 30 dello Statuto Comunale.
Doppia proposta datata aprile 2017 e giugno 2017, «senza alcun riscontro» e ora avanzata nuovamente, con una comunicazione protocollata pochi giorni fa.
«Ora a distanza di 4 anni da allora, l’emergenza vissuta e tutt’ora in corso della pandemia, avrebbe dovuto consigliare un approccio diverso al tema ma, eccezion fatta per una mozione consigliare votata un anno fa circa all’unanimità […], ad ora ormai in piena campagna elettorale per il rinnovo delle cariche consigliari la questione dell’Ospedale tiene banco ed è tutt’altro che chiara». E dunque perché non passare dal referendum?
Certo, quelli di Obiettivo Comune sanno che «il tema è di competenza regionale» ma dicono anche: «il sindaco della città dovrà sottoscrivere appunto l’accordo di programma sul tema, appurato che a conoscenza degli scriventi quello ancora riproposto dalla Regione risulta essere il progetto secondo il quale nessuna indicazione viene data sul futuro dei due nosocomi in dismissione e soprattutto che l’erigendo nuovo Ospedale avrebbe meno posti letto dei due attuali».
Ma come viene pensato, il referendum?
Innanzitutto va detto che si tratterebbe di un referendum consultivo a livello comunale, dunque aperto solo ai cittadini di Gallarate, non a quelli di Busto e non a quelli di tutto il bacino di riferimento dell’ospedale.
L’idea sarebbe di far votare nello stesso periodo delle comunali, approfittando della «presenza dei seggi già allestita per le elezioni stesse».
E il quesito? Per Obiettivo Comune potrebbe essere formulato su tre variante?
1) Ospedale unico SI’ con pari posti letto rispetto ai due esistenti e dismissione dell’attuale.
2) Ospedale unico No con riattivazione e potenziamento dell’attuale.
3) Ospedale unico SI’ con pari posti letto rispetto ai due esistenti a condizione che resti comunque un presidio ospedaliero per le criticità e le cronicità in città.
Per Obiettivo Comune – chiunque sarà sindaco – l’esito del referendum sarà la base di cui «la Regione ed il neosindaco eletto per la firma sull’accordo di programma dovranno tenere in debito conto prima di prendere la decisione finale».
Ovviamente la proposta ha un valore politico nella misura in cui mette (ulteriormente) al centro del dibattito da qui a ottobre la questione-ospedale. Che già oggi è molto dibattuta, tra le forze politiche e anche fuori, tra i cittadini. Tra i partiti diventerà sicuramente terreno di scontro, come dimostra – per citare un’uscita recente – il post dei Giovani Democratici che sottolineava in modo caustico gli interessi tra centrodestra gallaratese e regionale. Tra i cittadini si discute, tra le diverse prospettive legate al nuovo polo ospedaliero. E c’è chi si espone direttamente, come il Comitato per la Salute del Varesotto che riunisce sindacati, associazioni e altro. In vista delle elezioni, però, emergeranno forse anche le voci più favorevoli.
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