La Russa avverte: “Se si spezza la corda in una città, poi si spezza in tutta la provincia”
Fratelli d'Italia inaugura la nuova sede a Gallarate, ma ci sono ancora tensioni sull'alleanza a livello provinciale. Che partono da Busto e dalla posizione di Forza Italia
I destini elettorali del centrodestra nelle città sono legati uno all’altro: «Quando si spezza la corda in un paese, poi si spezza in tutta la provincia», avverte Ignazio La Russa, numero uno di Fratelli d’Italia in Lombardia, venuto a Gallarate a inaugurare la nuova sede di FdI in viale Milano.
Al centro c’è soprattutto il destino di Busto Arsizio, dove Forza Italia vuole andare da sola, rompendo con il centrodestra per un raggruppamento di centro.
La linea condivisa ai più alti livelli, però, è che i sindaci uscenti devono essere ricandidati con sostegno dell’intera coalizione.
«Noi il sindaco uscente lo abbiamo a Busto, quasi mi vergogno di sentire le domande dei giornalisti su Busto» ha continuato La Russa. «Oggi mi ha chiamato Berlusconi, con lui il rapporto è ottimo e invece su piccole questioni di paese si fanno questioni di poltrone».
E allora non si deve tirare la corda, pena il rischio che si spezzi, a Busto e così a cascata anche a Gallarate o Varese o Caronno Pertusella, centri sopra i 15mila abitanti che vanno al voto in provincia. «Un pericolo che spero si possa evitare già nelle prossime ore» ha continuato La Russa, fiducioso. «Antonelli rifarà il sindaco di Busto Arsizio, è arrivato quando ancora era una scommessa stare con noi» ha detto La Russa, rivendicato per il sindaco di Busto una coerenza di percorso.
A fianco di La Russa c’erano lo stesso Antonelli, il commissario a Gallarate Salvatore Marino, il coordinatore provinciale Andrea Pellicini, l’onorevole Paola Frassinetti, e ancora Giuseppe De Bernardi Martignoni, alfiere del partito a Gallarate. «Noi saremo sicuramente nella coalizione di centrodestra, non vogliamo rompere a Gallarate, non vogliamo altro che un centrodestra coesa. Ma noi non siamo andati nelle riunioni del terzo polo, come Forza Italia: ricordo all’amico sindaco di Gallarate che noi c’eravamo in momenti particolari, gli unici a confermare la vicinanza in momenti particolari. Questa linea deve essere mantenuta a Gallarate come a Varese e Busto».
La nuova sede di FdI è un po’ la sanzione della nuova forza del partito, con nuovi ingressi anche a Gallarate. Per la prima volta è stato ufficializzato anche il passaggio in Fratelli d’Italia del «neoacquisto Germano Dall’Igna», mister preferenze nel quartiere di Arnate, che passa al partito di Giorgia Meloni dopo un ventennio in Forza Italia.
È la forza di un partito cresciuto notevolmente. «Nel 2016 prendemmo il 3,5%, oggi ci danno al 20-21%, è il frutto di un lavoro instancabile della leader Giorgia Meloni» dice Salvatore Marino. «Una scommessa che è partita con un manipolo di seguaci e grazie a un grande lavoro di Giorgia Meloni, parlamentari e amministratori» aggiunge De Bernardi Martignoni.
La Russa mette in guardia: «I sondaggi se non ci si impegna restano sondaggi nazionali». E dunque sotto con la campagna elettorle: «C’è qualche tensione ma sono convinto che saranno superate con il buonsenso saranno superate» aveva detto in apertura anche il coordinatore provinciale Pellicini, che cita anche Caronno Pertusella, paese poco considerato ma che rappresenta la quinta città della provincia per numero di abitanti. La Russa conferma l’impegno per l’unità ma anche la disponibilità a rompere, se altri romperanno.
Intanto la campagna elettorale è già pronta a partire: «Buon viaggio a tutti i camerati e colleghi di partito», conclude La Russa.
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