Sciopero Emirates e Easyjet, raffica di cancellazioni anche a Malpensa

Ripercussioni anche a Malpensa per le tre astensioni programmate nella giornata di lunedì 26 luglio, che toccano due compagnie e l'Enav, l'ente che gestisce il traffico aereo

Il nuovo Airbus A321 neo di Easyjet

Dopo lo sciopero di inizio luglio, tornano a incrociare le braccia i lavoratori  dell’aviazione civile. Su due fronti: l’Enav e le compagnie aeree. A Malpensa le conseguenze sono state significative fin dal mattino e pesanti nel pomeriggio.

Uno sciopero riguarda il personale Enav del Centro di Controllo d’Area di Milano, convocato dalle sigle sindacali Filt Cgil, Ugl Trasporto Aereo e Unica.
In calendario ci sono poi un’agitazione all’aeroporto di Pescara, una all’aeroporto di Napoli e all’aeroporto di Genova.

Sono garantite le prestazioni indispensabili: qui l’elenco dei voli garantiti.

Ci sono poi due scioperi che riguardano le compagnie, nello specifico Emirates e Easyjet.

Lo sciopero a Malpensa

Anche su Milano Malpensa lo sciopero ha fatto sentire i suoi effetti: la maggior parte dei voli Easyjet del mattino sono stati posticipati  dopo le 18. Alcuni (ad esempio il volo delle 10.30 per Cagliari) sono stati annullati. Ci sono irregolarità e cancellazioni anche sui voli di altre compagnie.

Nel pomeriggio si sono moltiplicate le cancellazioni: numerosi i voli Easyjet cancellati, ma anche di Ryanair o Wizzair.

Alle ore 16 risultavano una ventina le cancellazioni.

Le ragioni e le modalità degli scioperi in Emirates e Easyjet

Lo sciopero Emirates è per quattro ore, dalle 10 alle 14, con manifestazione davanti all’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti a Roma. «Emirates è una delle aziende più profittevoli nel panorama del trasporto aereo mondiale, ma in Italia ha unilateralmente avviato una procedura di cessione di ramo d’azienda con dichiarazione di esuberi e contestuale trasferimento della sede da Roma a Milano» denuncia la Fit-Cisl.

C’è poi lo sciopero di piloti e assistenti di volo Easyjet, dalle 8 alle 20 «per rivendicare il rispetto degli accordi contrattuali e di cassa integrazione e la risoluzione di molteplici criticità gestionali che affliggono entrambe le categorie nello svolgimento delle operazioni di volo in questo periodo pandemico».

La Fit Cisl denuncia «un notevole degrado delle condizioni di lavoro dei dipendenti, ad uno scarso coinvolgimento del sindacato, ad una inaccettabile tendenza alla violazione delle intese, ed all’applicazione di metodi gestionali tipici di realtà industriali meno evolute e meno attente alle persone».

«Chiediamo pertanto al management una decisa inversione di rotta che possa portare nuovamente serenità tra gli equipaggi di volo e consenta di ripristinare quel clima di lavoro necessario a garantire la ripresa post pandemica e la crescita di easyJet sul mercato italiano, condizione essenziale per garantire sviluppo ed occupazione di qualità nel nostro Paese».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 26 Luglio 2021
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