«Come oro alle Olimpiadi»: 3 milioni per il Polo educativo 0-6 anni a San Fermo

Esulta l'assessora Dimaggio per il finanziamento erogato dal Miur: «Il polo sarà occasione di innovazione pedagogica e sostegno alla genitorialità»

infanzia don papetti san fermo

“Le scuole non sono solo il luogo dove si formano i bambini, che sono i cittadini di domani, ma devono diventare sempre di più lo spazio dove si incontra tutta la comunità educante, un polo socio culturale che sia punto di riferimento anche per genitori e cittadini che condividono e sviluppano insieme idee e progetti”. Con questo spirito il Comune di Varese ha proposto l’idea di creare il primo polo educativo 0-6 anni della città a San Fermo, un progetto che il Miur ha deciso di finanziare con 3 milioni di euro, assieme ad altri progetti innovativi.

«Per me è come aver vinto l’oro alle Olimpiadi!», esulta l’assessora ai servizi educativi Rossella Dimaggio con riferimento al progetto destinato a rivoluzionare la materna Don Papetti e il nido Marzoli. «È un progetto innovativo: un vero e proprio polo per la prima infanzia, di sostegno alla genitorialità e di sperimentazione in ambito educativo ideato con la collaborazione dell’assessorato ai lavori pubblici. Una sinergia questa che sta portando ha grandi risultati», aggiunge con riferimento ai 10 milioni di euro già investiti dall’Amministrazione Galimberti sull’edilizia scolastica, cui si aggiungeranno ora questi 3 milioni e, in prospettiva, quelli richiesti con il Future Recovery Plan.

Tra questi anche la nascita del nuovo polo scolastico e sportivo della Don Rimoldi, sempre a San Fermo e co-progettato assieme a studenti, insegnanti e associazioni, per fare del quartiere un avamposto delle più moderne pratiche pedagogiche, sostenuto anche da un’edilizia scolastica tutta nuova su cui è impegnato anche in questo mese l’assessorato guidato da Andrea Civati: «Proprio mentre si stanno svolgendo lavori di miglioramento in 38 scuole di Varese  otteniamo i fondi per realizzare una nuova scuola che unisce le migliori tecniche di progettazione moderne con un percorso educativo innovativo. Dopo i 10 milioni investiti in 5 anni nelle nostre scuole e il percorso per la riqualificazione della Don Rimoldi, da oggi possiamo procedere con questa nuova realizzazione».

«Un’ulteriore conferma della credibilità dell’amministrazione nel reperire fondi utili a realizzare opere per la città – afferma il sindaco Davide Galimberti – e nella capacità di partecipare a tutti i bandi importanti per migliorare sempre di più la città e, come in questo caso, le nostre scuole. Il quartiere di San Fermo è sempre di più il centro di un percorso di innovazione educativa».

I principali obiettivi della nuova scuola infatti saranno: creare una relazione con l’ambiente naturale, il paesaggio e il contesto di riferimento anche in funzione didattica aprendo l’ambito scolastico all’area a verde limitrofa. Innovare la didattica perché il nuovo polo dell’infanzia garantirà la continuità del percorso educativo e scolastico favorendo il processo evolutivo delle bambine e dei bambini, volto a svilupparne l’identità e l’autonomia in un contesto unitario in cui le diverse articolazioni del sistema integrato per l’infanzia collaborano attraverso attività di progettazione e formazione comuni. Oltre alla finalità educativa i servizi dell’infanzia realizzano una funzione di supporto alla famiglia e di promozione della cultura infantile.

Il principio che contraddistingue il progetto è l’assoluta permeabilità dei collegamenti; nella relazione urbana con il quartiere, nell’estensione longitudinale e trasversale dell’area scolastica e all’interno dell’edificio. L’identità architettonica che si vuole sostenere sarà infatti di tipo aggregativo; ovvero un edificio con spazi che dialogano tra loro. Quest’idea rappresenta il cuore del concetto della scuola. Tutti gli ambienti interni ed esterni saranno studiati al fine di promuovere numerose modalità di utilizzo sia da parte dei bambini e delle maestre sia da parte dei genitori che potranno approcciarsi al metodo didattico del polo.

La continuità educativa tra nidi e scuole dell’infanzia già è coltivata nella pratica messa in campo dai Servizi educativi del comune di Varese «ma il polo offre più che uno spazio per le diverse sezioni – spiega la Dimaggio – Diventa punto di incontro dove creare e offrire laboratori e confronto tra i genitori, capace anche di offrire servizi in grado di facilitare la conciliazione dei tempi e quindi benessere per le giovani famiglie e in particolare per le mamme perché possano avere pari opportunità di scelta e di vita».

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Pubblicato il 06 Agosto 2021
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