Dal campo all’ufficio: Luis Scola nuovo amministratore delegato di Pallacanestro Varese

Il campione argentino entra nei quadri dirigenziali del club biancorosso, quello in cui ha concluso la sua leggendaria carriera. Mercoledì saranno svelati i dettagli dell'accordo

Openjobmetis Varese - Carpegna Prosciutto Pesaro 81-68

Ha lasciato il basket giocato con le ultime Olimpiadi di Tokyo, le quinte della sua mostruosa carriera, e da oggi è a tutti gli effetti un dirigente della Pallacanestro Varese. Anzi, l’amministratore delegato della società biancorossa, l’ultimo club per il quale ha giocato: Luis Scola, 41 anni, diventa così parte integrante del consiglio di amministrazione.

Nel dare la notizia, la società non ha comunicato ulteriori dettagli dell’accordo che però arriveranno ben presto. Mercoledì pomeriggio alle 17 è infatti in programma la cena che precede l’avvio del campionato della Openjobmetis (prima partita domenica 26, in casa con Brescia), un appuntamento che sarà anticipato da una conferenza stampa nella quale si parlerà dell’inserimento di Scola nell’organigramma.

Fino a questo momento, comunque, non si è concretizzato un acquisto di quote (nulla è precluso, ma se ciò avverrà avrà bisogno di tempi più lunghi) da parte dell’argentino ma dall’entourage biancorosso traspare una certa soddisfazione per aver ufficializzato il coinvolgimento del “General” a livello societario. Scola – che in consiglio riceverà alcune deleghe – avrà un impegno quotidiano e continuativo, non solo di facciata, e completerà così un CdA nel quale era stato tenuto un posto libero proprio in attesa di sviluppi futuri. Il ruolo di amministratore delegato, in questo momento, non era assegnato a nessun altro dirigente.

CHI È LUIS SCOLA

Argentino, classe 1980, Scola è uno dei più grandi campioni della sua generazione. Approdato giovanissimo in Europa, ha giocato a Gijon e poi soprattutto al Baskonia con cui ha disputato l’Eurolega e vinto un campionato, tre coppe e due supercoppe di Spagna. Nel 2004 si è laureato campione olimpico con l’Argentina di coach Ruben Magnano, la cosiddetta Generacion Dorada che comprendeva i vari Ginobili, Nocioni, Sconochini e Delfino (battuta in finale l’Italia di Recalcati, Pozzecco e Galanda).
Dal 2007 ha giocato in NBA vestendo soprattutto le maglie di Houston e Indiana, con passaggi anche a Phoenix, Toronto e Brooklin. A 37 anni si è quindi spostato in Cina ma l’eccezionale medaglia d’argento ai Mondiali 2019 lo ha convinto a provare un’altra esperienza in Eurolega, scegliendo Milano. Poi l’ultima stagione, nel 2020-21, centrando l’obiettivo salvezza della Pallacanestro Varese, la città in cui ha deciso di vivere con la famiglia.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Settembre 2021
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