Elezioni a Cislago, l’intervista a Gian Luigi Cartabia

Intervista al candidato sindaco della lista Cartabia Sindaco: passioni, curiosità, storia politica, programmi e sogni nel cassetto in vista del voto del 3 e 4 ottobre

Gian Luigi Cartabia

Quattro candidati alla poltrona di primo cittadino di Cislago. Quattro interviste per conoscere meglio gli aspiranti sindaci, i punti chiave dei programmi elettorali e i valori delle liste che li sostengono.

Gian Luigi Cartabia, classe 1953, è il candidato sindaco della lista “Cartabia Sindaco”, sostenuta da Lega, Forza Italia e Centrodestra cislaghese.

Nato a Saronno, è cresciuto a Cislago, dove ha frequentato le scuole elementari e medie e dove insieme alla moglie ha cresciuto le sue due figlie, oggi adulte. Diplomato all’Istituto Tecnico “Daverio Casula Nervi” di Varese, ha lavorato per quasi 40 anni all’interno di Ferrovie Nord: partito come impiegato, è arrivato a svolgere il ruolo di funzionario responsabile della logistica.

Il suo sogno da piccolo era quello di lavorare nel campo delle costruzioni, un mondo che ha vissuto sin da bambino grazie al nonno, che lavorava nel campo edile e che spesso lo portava con sé a Milano a visitare i cantieri: ricorda che armato di sagome di legno, la prima cosa che da bambino realizzò autonomamente fu una cuccia per il cane.

Tra le sue grandi passioni c’è il basket: a Varese fu allievo di Nicola Messina e compagno di scuola dell’ex cestista Dino Meneghin. Nel 1970 fondò insieme ad alcuni amici il Cistellum basket, squadra nella quale ha giocato per quasi 20 anni.

E poi c’è la politica: «Una passione nata dall’amore per il mio paese. Ai tempi il sindaco Landoni aveva messo insieme un gruppo di studenti geometri, tra cui c’ero io, per iniziare a fare dei rilievi e delle proposte per il recupero del centro storico: da lì è nata in me una passione per la mia comunità e per il paese in cui sono cresciuto, che secondo me è uno dei più belli della zona».

Ha già svolto incarichi pubblici: eletto nel 1980, fu assessore ai Lavori pubblici con l’amministrazione Amoroso. Di quel periodo ricorda la realizzazione del piazzale della chiesa, progettato dal professor Bobo Piccoli, architetto ideatore dell’opera pavimentale a mosaico all’interno del Palazzo delle Stelline a Milano. Si candidò alla carica di sindaco per la prima volta nel 2011: la sua squadra non vinse le elezioni e quindi fino al 2016 fu consigliere di minoranza. Nel 2016 venne poi eletto sindaco con la lista Cartabia Sindaco: dopo mesi di contrasti interni al gruppo di maggioranza, si è dimesso nel febbraio 2021, a pochi mesi dalla conclusione naturale del mandato amministrativo.

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LA LISTA ELETTORALE – «La squadra che abbiamo scelto di mettere a disposizione della comunità è una miscela di esperienza e freschezza, formata da persone che condividono obiettivi ben definiti e coerenti con il progetto che abbiamo deciso di sottoporre al vaglio dei cislaghesi. Ci presentiamo rivendicando le nostre appartenenze politiche ispirate ai valori del centro-destra, consci del fatto che per affrontare le sfide dei prossimi anni sia fondamentale il dialogo con le istituzioni ad ogni livello. L’importante secondo me è poi la volontà di lavorare in squadra: uno può essere il più competente di tutti, ma se non lavori in squadra con gli altri, le cose non vanno avanti, si vince quando la squadra gioca insieme».

QUI IL PROGRAMMA DELLA COALIZIONE DI CARTABIA SINDACO

CISLAGO 2021, COME DEFINIREBBE IL PAESE OGGI? – «Vivo a Cislago da 68 anni e penso che sia uno dei paesi del Saronnese dove la qualità della vita sia una delle migliori e questo me lo confermavano anche i nuovi residenti che sceglievano Cislago per spostare la loro residenza. È un paese ricco di storia, a partire dalla nostra bellissima piazza della chiesa, la chiesetta dei Conti Castelbarco del 1300, la chiesa parrocchiale del 1500, la chiesa di Santa Maria Iniziata dove grazie all’impegno della Pro Loco sono stati recuperati gli affreschi. È un paese bello dove vivere, anche perché a differenza degli altri paesi della zona non ha avuto una politica di sviluppo industriale scriteriata e quindi ha mantenuto aree verdi che oggi sono un bene che tanti ci invidiano. È un paese ben servito dai servizi, ad esempio c’è la stazione che è validissima ed è importante per chi abita a Cislago».

COM’È CAMBIATO IN QUESTI CINQUE ANNI? – «Penso che la nostra amministrazione abbia fatto tanto per cambiare il paese in questi cinque anni, venivamo da un decennio dove il paese era fermo, mi riferisco soprattutto ad opere pubbliche che abbiamo finalmente portato a casa, come il nuovo centro sportivo, che molti Comuni vicini ci invidiano e anche oggi oltre a giocarci la squadra di calcio del paese gioca il Como calcio femminile in serie B. Abbiamo realizzato due rotatorie che hanno completamente modificato in senso positivo la viabilità: le file che c’erano al semaforo in via IV Novembre o in via Veneto non ci sono più. Il primo intervento che volevamo fare e che abbiamo fatto è quello della rotatoria vicino al centro medici, che è servito per scaricare il traffico dal centro paese, ma soprattutto perché in quella zona ci sono stati due incidenti mortali ed era una questione che volevo assolutamente risolvere. Abbiamo poi fatto tantissimi interventi sulle scuole: abbiamo cambiato gli impianti di riscaldamento, gli impianti elettrici, cambiati tutti i serramenti, abbiamo messo i pannelli fotovoltaici sia sulle scuole medie che sulle scuole elementari. Ora alle scuole elementari monteranno l’ascensore per rendere accessibile ai diversamente abili anche il piano superiore dell’edificio. Abbiamo sistemato la videosorveglianza, l’abbiamo riattivata e collegata con i carabinieri. Un’altra cosa che abbiamo realizzato è la nuova biblioteca che è bellissima. Abbiamo poi installato il Wi-Fi gratuito in centro, abbiamo sistemato il centro sportivo vecchio, dove abbiamo sistemato le tribune, messo i servizi per il pubblico, sistemato la recinzione, abbiamo fatto l’accordo con pedemontana per fare il secondo campo in sintetico e anche questo dovrebbe partire a breve. Poi abbiamo messo i servizi igienici al Parco Castelbarco, la velostazione che stanno realizzando alla stazione e poi c’è il progetto per l’eliminazione del passaggio a livello in via Raffaello. Abbiamo eliminato poi tutto l’eternit dalle proprietà comunali. Oggi possiamo dire che nessun fabbricato di proprietà del Comune ha l’eternit: quello che più mi premeva era aver eliminato 6.000 metri cubi di eternit dalla vecchia Conbi».

UN SOGNO PER CISLAGO DA REALIZZARE – «Una cosa che manca a Cislago è una residenza sanitaria per anziani. Una delle prime cose che ho fatto quando ci siamo insediati è stata quella di andare in Regione Lombardia e all’Aler di Varese per capire le possibilità di finanziamento di quest’opera: in regione ci avevano spiegato che Cislago in questo momento non ha la possibilità di avere accreditamenti, perché la nostra zona, tra Saronno, Gerenzano, Mozzate e Marnate è già satura di strutture sanitarie per anziani. Se verranno rivisti questi criteri, potrebbe esserci la possibilità di avere una Rsa anche qui a Cislago, però bisogna essere pronti con un progetto; noi a fine mandato avevamo avuto contatti con una società interessata a realizzare una struttura di questo genere».

PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA ELETTORALE – «Oltre all’adozione di provvedimenti che possano ridurre le conseguenze negative della pandemia, vogliamo concentrarci sugli interventi legati sia all’ambiente, alla sicurezza e alla viabilità. Sono tutti punti di vista in modo da poter migliorare la qualità di vita dei cislaghesi. Grande attenzione sarà dedicata anche al sostegno alle associazioni e all’istituzioni, duramente colpite in questo periodo di pandemia. Per il sociale dobbiamo vedere subito com’è la situazione del bilancio, per trovare fondi per dare una mano a chi in questi due anni ha avuto problemi, dobbiamo poi vedere se è possibile migliorare l’accordo con l’azienda che gestisce i rifiuti. Come opere pubbliche la cosa che mi interessa è quella di finire il nuovo centro sportivo: ci sono ancora 600 mila euro a disposizione e la nostra idea è quella di realizzare la tettoia sopra le tribune, fare un parco giochi per i bambini, un piccolo parcheggio, realizzare la recinzione e una nuova palestra. Sulla viabilità il progetto principale è quello dell’eliminazione del passaggio a livello in via Raffaello».

PRIMA COSA CHE FARÀ DA SINDACO? – «La prima cosa sarà quella di andare nelle scuole per augurare a tutti i ragazzi che quest’anno finalmente sia un anno di lezioni in presenza».

PRIMI 100 GIORNI, QUALI IMPEGNI? – «Chiudere i progetti che sono in corso: al momento sono in atto i lavori di asfaltatura delle strade, poi è già stato appaltato il lavoro per ampliare la via Vecchio Bozzente che porta alla discarica, seguire la questione della realizzazione dell’ascensore alla scuola primaria e portare avanti la realizzazione della pista ciclabile che dall’ultima rotonda di Cislago dovrà andare fino a Turate».

SINDACI DEL PASSATO A CUI SI ISPIRA? – «Mi è piaciuto il lavoro che ha fatto il sindaco Landoni, ho apprezzato il suo modo di essere attaccato al paese».

QUALI QUALITÀ DOVREBBERO CONTRADDISTINGUERE UN BUON SINDACO –«Capacità di ascoltare tutti, la capacità di prendere decisioni e la capacità di lavorare duramente, quindi essere lì tutti i giorni, seguire tutte le pratiche, andare nelle sedi delle istituzioni più alte per cercare finanziamenti per la propria comunità».

SAREBBE UN SINDACO A TEMPO PIENO? – «Sì, come ho fatto in questi cinque anni e penso che sia stato molto apprezzato. Inizialmente forse i dipendenti non lo avevano visto molto bene, poi però credo si siano ricreduti e che in molti lo abbiano apprezzato, perché il fatto che un sindaco sia sempre presente, serve a lavorare bene in squadra e a ridurre i tempi».

TRA I SUOI AVVERSARI IN CORSA, CE N’È UNO CHE TEME DI PIÙ? – «Li pongo tutti sullo stesso piano, credo che la sfida sia abbastanza aperta».

L’APPELLO AL VOTO:

Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Settembre 2021
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