Vent’anni fa l’incidente aereo di Linate. Il ricordo delle vittime di Gallarate, Samarate e Cassano

Era l'8 ottobre 2001, in una mattina di nebbia un Cessna e un aereo passeggeri della Sas si scontrarono sull'unica pista. È la più grave tragedia aeronautica in Italia: morirono 118 persone, quattro venivano dalla zona del Gallaratese

Disastro Linate

Sono passati vent’anni esatti dall‘8 ottobre 2001, il giorno dell’’incidente di Linate , costato la vita a 118 persone.
Una tragedia che toccò anche la provincia di Varese e in particolare l’area del Gallaratese: tra i passeggeri del volo Sas 686 c’erano anche due cittadini di Samarate, Laura Fogliani e Roberto Gatti, uno di Cassano Magnago, Andrea Conte; uno di Gallarate, Luigi Ghiglino.

A distanza di vent’anni il ricordo di quella tragedia è ancora sentito: Samarate e Cassano Magnago, in particolare, hanno ricordato anno dopo anno quella tragica data, rimanendo idealmente vicine ai familiari che per lungo tempo hanno chiesto giustizia per la perdita dei loro cari, causata da un concatenarsi di errori umani resi possibili anche da carenze dell’aeroporto. O – come ricorda l’iscrizione al “bosco dei faggi” creato in memoria – dalla “superficialità umana”.

La tragedia è rimasta molto radicata anche nella memoria collettiva, anche per il momento storico in cui avvenne: non era passato un mese dall’11 settembre e, alle prime notizie, molti credettero che anche l’Italia fosse stata colpita. Con 118 vittime (114 sugli aerei coinvolti, quattro a terra) rimane la più grave tragedia aeronautica in Italia e la seconda più grande sciagura per collisione in pista nell’intera storia dell’aviazione.

8 ottobre 2001, una mattina di nebbia a Milano Linate

L’incidente avvenne poco dopo le 8 del mattino all’aeroporto di Milano-Linate: era una giornata molto nebbiosa e la visibilità era ridotta a soli 200 metri

L’incidente coinvolse un Cessna privato, entrato erroneamente nella pista di decollo principale dell’aeroporto milanese e “investito” da un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea Scandinavian Airlines in fase avanzata di decollo.

L’impatto uccise sul colpo gli occupanti del Cessna e danneggiò l’MD-87 al punto da impedirgli di completare il decollo: nonostante una pronta e inappuntabile manovra da parte dei piloti, l’aereo si schiantò contro un edificio adibito allo smistamento dei bagagli, situato sul prolungamento della pista.

L’impatto e l’incendio sprigionatosi non lasciarono scampo agli occupanti di entrambi gli aeromobili, né a quattro addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel reparto colpito dall’aereo. Un addetto dello smistamento bagagli rimase gravemente ustionato: Pasquale Padovano si definisce oggi «la 119esima vittima», ha subito cento interventi per ridurre i danni causati dal cherosene in fiamme che lo avvolse nel magazzino dove era al lavoro.

L’errore umano compiuto dai piloti del Cessna fu indotto da segnaletica carente ed errata e non fu possibile evitare l’impatto a causa delle carenze infrastrutturali (in particolare l’assenza di radar di terra funzionante). Inoltre le norme prevedevano lo stop ai voli con velivoli leggeri, ma la prescrizione non fu attuata.
Il processo successivo si concluse con otto condanne o patteggiamenti, per sette dirigenti di Enac ed Enav e per un dirigente Sea.

Il ricordo in provincia di Varese delle vittime dell’incidente di Linate

Quattro furono le vittime del Varesotto, tutti e quattro sul velivolo della Sas:  la 28enne Laura Fogliani era ingegnere gestionale e veniva da Samarate, come il 34enne Roberto Gatti, anche lui ingegnere, divenuto papà da poco. Giovanissimo era Andrea Conte, il 23enne di Cassano Magnago, che gli amici chiamavano Ko. Luigi Ghiglino era un imprenditore 62enne di Gallarate.

Il ricordo della tragedia di Linate del 2001 è rimasto particolarmente radicato soprattutto a Samarate e Cassano Magnago: le due cittadine hanno ricordato rispettivamente con un parco e un monumento i concittadini vittime dell’incidente, rispondendo sul finire del decennio all’appello del Comitato 8 Ottobre, formato dai familiari.

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L’inaugurazione del parco 8 ottobre a Samarate: Pasquale Padovano, l’operaio aeroportuale sopravvissuto con grandi ustioni, affiancato a sinistra dal vicesindaco di allora (Albino Montani, che lavorò all’intitolazione) e il presidente del Comitato 8 ottobre Paolo Pettinaroli (che perse un figlio a Linate; è scomparso nel 2015)

I due Comuni hanno partecipato ogni anno alla messa in suffragio delle vittime, con i loro gonfaloni. Anche quest’anno la messa sarà celebrata al “bosco dei faggi” accanto a Linate, dove nel 2002 sono stati piantati 118 faggi in ricordo delle vite perse quel giorno.

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L’omaggio alle vittime samaratesi, a Samarate e Milano, nella mattina di oggi, 8 ottobre 2021

Anche a Malpensa, come in ogni aeroporto d’Italia, quest’anno alle 8.10 è stato osservato un minuto di silenzio. Il 9 ottobre saranno anche al concerto alla Scala che fa memoria nel ventennale.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Ottobre 2021
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