Sul circuito di Vizzola Ticino romba la Lamborghini Countach del 1971
La Countach LP500 è stata distrutta nel 1974. Un ricchissimo cliente della casa bolognese ha chiesto di ricostruirla da zero. Fino alla prova in pista sul circuito Pirelli vicino a Malpensa
Nei boschi del Ticino romba un capolavoro d’eleganza: nei giorni scorsi la pista di prova Pirelli a Vizzola Ticino ha ospitato le prove su circuito della Lamborghini Countach LP500. Un modello mitologico, creato nel 1971 e scomparso dal mondo reale solo pochi anni dopo, sacrificato allo sviluppo di altri modelli.
Un vero fantasma fattosi reale, un mito rinato: il primo veicolo della lunga serie Countach, prodotti in poco più di duemila esemplari dalla Lamborghini.
La Countach LP500, verniciata in giallo, era già comparsa nei primissimi giorni di ottobre al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, nella sezione riservata ai Concept: un esemplare ricostruito da zero dal Polo Storico di Automobili Lamborghini, con più di 25.000 ore di lavoro. Pagata da un collezionista che deve avere una enorme disponibilità di denaro (e una gran passione per le auto di lusso), la LP500 è rinata nell’arco di quattro anni di lavori.
La LP500 Countach comparve nel marzo del 1971 al Salone dell’Automobile di Ginevra Automobili Lamborghini. Un oggetto, un’opera d’arte divenuta celebre in tutto il mondo, tra gli appassionati di auto di lusso e non solo. Il prototipo venne sacrificato in un crash test nel 1974 e di esso sono rimaste solo le foto.
Fino a poche settimane fa, quando il mezzo è stato completato e presentato. Un lavoro incredibile, basato sulla ricerca documentale, sullo studio retrotecnologico, sulla ricostruzione di ogni singola parte, fino alla vernice tonalità “Giallo Fly Speciale”.
«Partendo dalle pubblicazioni dell’epoca, da immagini su fogli omologativi e da altro materiale recuperato dal Polo Storico, abbiamo potuto ricostruire le matematiche necessarie alla realizzazione del primo modello in scala 1:1» ha spiegato Mitja Borkert, Head of Design. «La maggiore difficoltà è stata quella di realizzare l’esatto volume della vettura e per questo ci siamo avvalsi della possibilità di scansionare in 3D la nostra LP 400 (telaio 001), che è stata un’enorme fonte di informazioni. Ci sono volute duemila ore di lavoro in totale, per arrivare al modello finale con le forme giuste, che ci soddisfacessero. La stessa identica procedura è stata seguita anche per gli interni».
Tra i fornitori di singole parti della vettura c’è anche la Pirelli, che ha fornito il Cinturato CN12 della gamma Pirelli Collezione, la linea di pneumatici prodotti per auto d’epoca 1930. Sono realizzati con mescole moderne, ma adottano lo stesso disegno di battistrada e la stessa estetica degli anni Settanta.
E alla fine Pirelli ha messo a disposizione appunto anche il suo circuito di prova di Vizzola Ticino: realizzata nella valle del Fiume Azzurro a due passi da Malpensa, la pista ha ospitato una serie di prove e anche gli shoot fotografici pubblicati dai maggiori giornali
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