La critica di Maggioni (Pd) alle linee programmatiche di Antonelli: “Un lungo elenco senza obiettivi”
Il capogruppo Dem in consiglio comunale torna anche sulla mancanza di rispetto della diversità delle minoranze: "I suoi inviti a collaborare e lavorare sono divisivi»

La presentazione delle linee programmatiche da parte del sindaco Emanuele Antonelli e della sua giunta è finita sotto la lente di ingrandimento del capogruppo del Pd in consiglio, Maurizio Maggioni che ha definito l’intervento un «elenco del “fare”, senza strategie per i problemi nodali della città».
Per l’ex-candidato sindaco del centrosinistra «le linee programmatiche dell’Amministrazione Antonelli sono un lungo elenco di opere e di interventi , con l’aggiunta all’ultimo momento di specifici approfondimenti, non precedentemente conosciuti dai Consiglieri e ancora da valutare nel merito. La pretesa di concretezza rivendicata da Antonelli costituisce il limite di questa Amministrazione».
Secondo il Pd manca la definizione di obiettivi, la cui consapevolezza è necessaria per dare ordine e produttività all’ operato del Comune: «Sistemare qualche parco ma senza definire la richiesta rete delle connessioni del verde; realizzare piste ciclabili e “completarle”, ma senza individuare i percorsi prioritari ed indispensabili; intervenire sulle case e gli immobili di residenza pubblica ma senza definire un progetto di rigenerazione urbana; promuovere la raccolta differenziata ma senza partire dall’obiettivo di contribuire a realizzare l’economia circolare e dimenticando che cosa si è chiesto a Neutalia».
Maggioni si chiede se si tratti di concretezza: «Sicuramente è una mancanza di strategia che privilegia una continuità che non è stata utile ad avvicinare i cittadini all’Amministrazione, né a produrre avanzamenti nella soluzione dei problemi prioritari. Se si vogliono affrontare le diseguaglianze e le nuove povertà, le specificità dei giovani e della condizione di vita dei grandi anziani, la qualità complessiva dell’abitare e dell’ambiente, la strada più onerosa e meno produttiva è quella di allungare gli elenchi del fare, senza un corredo di traguardi, di metodi, di strumenti, di controlli e di adeguate logiche di partecipazione».
E’ importante segnalare che tutte le minoranze hanno messo in luce questi medesimi aspetti, dando poi un significato differente all’espressione di voto: «O messa alla prova di un elenco ridondante o sfiducia.»
Un altro punto è ormai del tutto chiaro e citato in tutti gli interventi dei Consiglieri delle minoranze: «La collaborazione richiamata dal Sindaco e l’invito, ripetuto anche in questa occasione, alle minoranze a “lavorare”, sono un fattore fortemente divisivo perché nascono da una pretesa di omogeneità di vedute e non dal rispetto delle diversità».
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Sarà una “mancanza di strategia che privilegia una continuità che non è stata utile ad avvicinare i cittadini all’Amministrazione”, ma che è stata apprezzata dagli elettori che hanno preferito Antonelli a Maggioni.