Quarantena e telelavoro, la Svizzera proroga le regole anticovid
Il Consiglio federale ha inoltre deciso di ridurre a 270 giorni la durata di validità dei certificati di vaccinazione e guarigione a partire dalla fine di gennaio

Resta critica la situazione negli ospedali svizzeri. Il Consiglio federale elvetico, nella seduta del 19 gennaio, ha deciso di prorogare i provvedimenti contro la diffusione del coronavirus.
In particolare le attuali norme che regolano l’obbligo del telelavoro e la quarantena dei contatti restano in vigore fino alla fine di febbraio, le regole “2G” (vaccinati o guariti) e “2G+” (vaccinati o guariti e in possesso di un test negativo) per alcuni spazi interni, l’estensione dell’obbligo della mascherina al chiuso, la regola “3G” (persone vaccinate, guarite o in possesso di un risultato negativo del test) per le manifestazioni all’aperto a partire da 300 persone e la limitazione degli incontri privati provvisoriamente fino alla fine di marzo.
Il Consiglio federale ha inoltre deciso di ridurre a 270 giorni la durata di validità dei certificati di vaccinazione e guarigione a partire dalla fine di gennaio. Sarà limitata alla fine di febbraio la validità della quarantena dei contatti, per altro già ampiamente allentata il 12 gennaio e tuttora applicabile soltanto a chi vive nella stessa economia domestica o ha contatti analogamente regolari e stretti con una persona risultata positiva al test. È inoltre esentato dalla quarantena dei contatti chi si è fatto vaccinare o è guarito dalla COVID-19 negli ultimi quattro mesi.
Tutti i Cantoni si sono espressi a favore di una proroga dei provvedimenti. Il Consiglio federale verifica costantemente se l’evoluzione della pandemia consente di anticiparne la revoca. Nella seduta del 2 febbraio discuterà possibili allentamenti.
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