Rosario Rasizza eletto per la terza volta presidente di Assosomm

Rosario Rasizza è stato rieletto alla guida di Assosomm, l’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro: "Le Istituzioni devono comprendere il ruolo che le agenzie per il lavoro possono svolgere"

Rosario Rasizza

Rosario Rasizza è stato eletto presidente Assosomm per il terzo mandato consecutivo, al suo fianco nel ruolo di segretario generale si conferma Francesco Salvaggio. Si amplia e rafforza inoltre la conduzione dell’Associazione italiana delle agenzie per il Lavoro con la nomina di Michele Regina in qualità di direttore generale. Rinnovate anche le altre cariche del direttivo con i vice presidenti Gianni Quatera, Michele Borghi e Filippo Melchiorre; e i consiglieri Claudia Cavazzoni, Claudia Ciotola, Massimiliano Abbate, Davide Ferraron e Marco Valentini.

In occasione dell’elezione alla presidenza, Rosario Rasizza ha dichiarato: «Sono contento di questa rielezione, segno di fiducia degli Associati. Questo nuovo mandato sarà per me occasione di impegno su numerosi fronti di sviluppo associativo. In primis, la costituzione di un tavolo di dialogo con la Politica che possa finalmente definirsi permanente. Le convocazioni casuali non possono portare a buon frutto – spiega Rasizza. È necessario che le Istituzioni comprendano il ruolo che le ApL possono oggi svolgere nel mercato del lavoro, anche in riferimento all’ormai tanto auspicata collaborazione tra Pubblico e Privato. La ripartenza economica post pandemica non può lasciare sole le imprese che in questo momento devono affrontare la difficoltà di trovare i candidati giusti. La crisi della manodopera è un fatto e il Governo deve tenerne conto pensando alle nuove Politiche Attive del nostro Paese, stando definitivamente lontano da ogni deriva assistenzialista».

In sede di nuove nomine sono stati presentati i dati della nuova rilevazione del Censis per conto di Assosomm.

La pandemia – secondo quanto dettaglia in incipit il paper Censis – ha provocato un crollo dell’occupazione pari a circa il 10% del totale. La ripresa è cominciata, già nel 2021, ma c’è ancora molto da fare: se tutto va bene, alla fine del 2022 saremo ritornati al livello di pre-pandemia, appena lo 0,25% in più. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2022
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