Crosby & Nash: prove tecniche di un’alternativa
La scissione del formidabile quartetto non diede origine solo a carriere soliste
Sebbene, come già detto, la convivenza fra CSN&Y fosse turbolenta con frequenti risse, anche a causa del grandissimo successo lo scioglimento del gruppo nell’estate 1970 non fu poi così definitivo come sembrava e, oltre alle carriere soliste, vi furono varie altre formule tra le quali il duo Crosby e Nash fu il più produttivo. I due erano proprio amici e già nel 1971 si imbarcarono in un tour acustico in coppia del quale avremmo poi sentito testimonianza nel bel live Another Stoney Evening, che sarebbe stato pubblicato 26 anni dopo. Il risultato sembrò loro così valido da convincerli a entrare in studio l’anno successivo con il solito codazzo di grandi musicisti (Garcia, Mason, Lesh, Kortchmar…) e realizzare questo primo album. Le loro caratteristiche le conoscete già – Nash è più facile e pop mentre Crosby è più cerebrale e psichedelico – ma è sempre straordinario come si crei nel disco un equilibrio che lo rende apprezzabilissimo. Nelle loro intenzioni però si trattava di un esperimento tanto che non usarono il poi conosciuto nome “Crosby & Nash” e non firmarono un contratto con una casa discografica: lo avrebbero fatto solo diversi anni dopo per realizzare altri dischi, ma a mio parere questo resta il loro migliore.
Curiosità: di certo non molto usuale che un disco venga dedicato ad un altro cantante, specie se quest’ultimo è vivo e vegeto. Qui la dedica c’è, e recita “To Miss Mitchell”: occorre spiegare?
La rubrica 50 anni fa la musica
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