Assicurazione auto: rimborsi agli automobilisti per il lockdown?
I rincari delle materie prime non hanno risparmiato gli automobilisti: il prezzo della benzina, infatti, ha superato i 2 euro e 30 centesimi al litro anche al self-service oltre che al servito, un picco mai raggiunto nella storia italiana
I rincari delle materie prime non hanno risparmiato gli automobilisti: il prezzo della benzina, infatti, ha superato i 2 euro e 30 centesimi al litro anche al self-service oltre che al servito, un picco mai raggiunto nella storia italiana, e diesel e gasolio non sono da meno. Il delicato momento geopolitico internazionale, inoltre, non ha fatto altro che aggravare una situazione che era già compressa.
Il Governo italiano sta valutando diverse soluzioni per cercare di calmierare i prezzi e attutire l’impatto degli aumenti che gravano sulle tasche di famiglie e imprese.
Sul tavolo del Governo, fra le varie idee, è presente anche un’ipotesi che prevede un rimborso della quota di assicurazione auto pagata dagli automobilisti durante la primavera 2020 pur senza usufruirne a causa delle restrizioni per la pandemia. Il rimborso, infatti, andrebbe a coprire la durata dei primi mesi di lockdown, quando gli spostamenti erano limitati ed i viaggi erano permessi solo ed esclusivamente per motivi lavorativi, di salute o di estrema necessità. L’ipotesi di un rimborso è stata formulata dal sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Federico Freni, il quale, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, ha dichiarato che il Governo starebbe lavorando su diverse soluzioni da adottare nel settore assicurativo, fra le quali un possibile rimborso sulle polizze auto. Alcune associazioni di categoria, infatti, hanno posto l’attenzione circa ipotetici risparmi accumulati dalle compagnie assicurative durante il lockdown a seguito della cospicua diminuzione dei sinistri e l’idea, di conseguenza, sarebbe quella di rimborsare i cittadini assicurati.
Cos’è e cosa copre la polizza Rc auto
Tutti i possessori di un veicolo a motore devono obbligatoriamente sottoscrivere una polizza per la Responsabilità Civile, ovvero una copertura assicurativa contro eventuali danni provocati a persone o cose con il proprio veicolo. Quando si calcola un preventivo, è importante chiarire subito cosa copre la polizza Rc auto base obbligatoria e poi valutare eventuali estensioni della tutela con le garanzie accessorie, la cui inclusione è facoltativa ma consigliata, in quanto garantiscono una copertura più estesa all’assicurato.
Per risparmiare sulla polizza è possibile fare un preventivo auto online su ComparaSemplice.it, un portale per confrontare i prezzi delle compagnie assicurative: sarà sufficiente inserire la targa e i dati anagrafici dell’intestatario per calcolare un preventivo e scegliere la compagnia più adatta alle proprie esigenze. È possibile effettuare l’acquisto della polizza Rc auto in autonomia o tramite l’ausilio di un consulente.
A quanto ammonterebbe il rimborso della polizza Rc auto
Il costo della polizza Rc auto, ovviamente, non può essere lo stesso per tutti gli automobilisti. Dipende, infatti, da una miriade di fattori, non ultimo anche le garanzie accessorie citate in precedenza. Tuttavia, l’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha stimato che il risparmio ipotetico in vista di un possibile rimborso sull’assicurazione auto si tradurrebbe in una media di 70 euro per gli automobilisti.
L’Istituto, inoltre, ha stimato che le compagnie assicurative avrebbero risparmiato tra i 2,5 ed i 3,6 miliardi di euro durante il lockdown, a causa del calo dei sinistri. L’Ivass non è nuovo a questo genere di considerazioni: basti pensare che già nel 2021 ha aperto un tavolo di confronto con le parti interessate nel tentativo di convincere le compagnie a moderare i prezzi delle tariffe invitandole, peraltro, a prevedere maggiori sconti per i clienti.
Le ragioni delle compagnie assicurative
Non tutte le associazioni di categoria sono in linea con le analisi effettuate dall’Ivass: secondo l’Ania (l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), infatti, non solo i calcoli dell’Istituto andrebbero rivisti, ma anche il guadagno che le compagnie assicurative sarebbero riuscite a ricavare durante il periodo più cupo della pandemia, sarebbe di gran lunga inferiore alle stime. I ricavi, secondo l’Ania, ammonterebbero a circa 2 miliardi la metà dei quali già restituiti agli automobilisti mediante sconti, sospensioni di garanzie accessorie non utilizzate, rinuncia di franchigie, estensione delle polizze, rinnovi a cifre ridotte ed altre iniziative. È pur vero che non tutte le compagnie hanno agito in tal senso: si potrebbe valutare, quindi, un rimborso o un risarcimento sottoforma di voucher (senza vincoli di rinnovo) da parte delle compagnie che non avevano previsto a suo tempo alcun tipo di scontistica per gli automobilisti.
Cosa accade ora e cosa devono fare gli automobilisti
La circolazione dei veicoli è tornata pian piano alla normalità e la fine dello stato d’emergenza Covid, prevista per il 31 marzo, sancirà anche il termine dello smart working per molte aziende e per la pubblica amministrazione riportando la circolazione ai livelli pre-pandemia e le compagnie, di conseguenza, prevedono un aumento dei sinistri.
Nelle prossime settimane seguiranno discussioni e tavoli di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico tra le istituzioni, le amministrazioni e le associazione di categoria: saranno valutate tutte le proposte per capire se ci sono i margini per procedere con eventuali rimorsi o se non verrà dato seguito all’ipotesi del sottosegretario Freni. Gli automobilisti, per ora, possono solo aspettare e seguire l’evolversi degli eventi, sperando che possano esserci dei margini per dei rimborsi o dei voucher, soprattutto durante un periodo come quello attuale, dove i rincari colpiscono tutti i segmenti di mercato.
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