Il lavoro post emergenza rimane agile

Al di là dell'emergenza lo smart working conviene all'azienda in termini di costi. Aumenta la produttività, concentrazione e soddisfazione dei dipendenti

Lavoro generiche

Il lavoro sarà agile nel post dell’emergenza, o non sarà. Lo dice l’indagine Aidp (Associazione italiana per la direzione del personale) a cui hanno risposto circa 850 tra direttori del personale e aziende. Le imprese hanno capito che al di là dell’emergenza lo smart working è uno strumento che consente di ridurre il costo economico e la fatica da parte del lavoratore di recarsi ogni giorno in sede facendo magari un’ora, un’ora e mezzo di viaggio. Questo si traduce in aumento di produttività, concentrazione e soddisfazione dei dipendenti. In particolare, chi assume un giovane non può più non proporre lo smart working come una parte della settimana lavorativa. Inoltre, lo smart working offre alle aziende opportunità di risparmio, in termini di costo degli uffici. I dati della ricerca AIDP in dettaglio illustrano bene la trasformazione in corso.

AGILE?

Il 58% dei dipendenti chiede il lavoro agile alle aziende come pre-condizione per poter accettare o continuare l’impiego. Il 58% delle aziende fatica ad assumere o trattenere i dipendenti senza lo smart working. L’88% renderà permanente la possibilità di lavorare in smart working e da remoto (solo l’11% no).

POLICY? Sì

Il 37% delle aziende ha già definito una policy per il rientro al lavoro dopo il 30 giugno. Il 32% le sta definendo. Il 30% è in attesa di capire se ci sarà un'evoluzione della normativa prima di prendere una decisione.

GIORNI? 2+

Il 38% delle aziende prevede almeno 2 giorni a settimana. Il 14% almeno 1 giorno a settimana. Percentuali minori per 1 giorno al mese e 3-5 giorni a settimana.

SPAZI? SÌ

Il 30% ha già ristrutturato gli spazi fisici dell’azienda per organizzare il lavoro da remoto e la minor presenza fisica. Il 27% ci sta lavorando. Il 50% ha già definito i requisiti minimi di idoneità dei locali privati quali luogo di lavoro da remoto ai fini della tutela della salute e sicurezza.

DISCONNESSIONE? SÌ

Il 42% delle aziende ha dichiarato che sono state introdotte garanzie. Il 36% ci sta ragionando. Il 46% ha intenzione di adottare suggerimenti e buone prassi specifiche per una migliore gestione del lavoro da remoto come: codici di condotta per i tempi e la partecipazione a videoriunioni, gestione della corrispondenza mail, e cosi via. Nota bene: il 75% non ha intenzione di adottare applicativi per il controllo della prestazione lavorativa da remoto.

CONTRATTO? Individuale

Solo il 19% delle aziende ha contratti collettivi di regolazione dello smart working. Il 19% è ancora in fase di trattativa con i sindacati. Il 62% non li ha. Il 56% delle aziende ha già predisposto il testo di contratto individuale sullo smart working da sottoscrivere con i lavoratori. Il 28% ci sta lavorando.

SOUTH? NÌ

Il 27% delle aziende ha permesso il lavoro dal Centro/Sud durante la pandemia. Il 15% consentirà ai dipendenti di continuare il lavoro in south working. Il 28% ci sta ancora pensando. Il 58% non lo permetterà. «La modalità di lavoro smart – sottolinea Matilde Marandola, presidente nazionale Aidp in una nota – è ormai entrata nel nostro nuovo dna lavorativo e i dati della nostra indagine lo certificano in modo inequivocabile. Il punto oggi non è più rispondere alla domanda sulla necessità o meno dello smart working ma capire, e in qualche modo prefigurare, un autentico modello di lavoro smart e definire un nuovo equilibrio tra le diverse modalità di lavoro».
La gestione della valutazione si sposta definitivamente sulla misurazione del risultato e la definizione di obiettivi individuali e di squadra. Il requisito di andare in sede almeno 1-3 giorni a settimana mantiene vive le relazioni, lo scambio informativo e l’identificazione con la missione comune, evitando al contempo il senso di isolamento e alienazione che il lavoro esclusivamente da remoto possono comportare.

“L’ora passata non può tornare”, Publio Ovidio Nasone.

di
Pubblicato il 15 Aprile 2022
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