Parcheggi per i dipendenti dell’ospedale Del Ponte: il PD ripercorre la storia del dibattito dal 2010 a oggi

Il tema, sollevato durante la campagna per il rinnovo dei delegati sindacali, ha avuto anche sostegno da parte di consiglieri d'opposizione. La segreteria del PD ripercorre le diverse fasi e le responsabilità politiche della situazione odierna. La replica del commissario del Carroccio

Presidio all'ospedale del Ponte per il parcheggio

Il tema dei posteggi per i dipendenti ospedalieri attorno all’ospedale Del Ponte a Varese e in via Monte Rosa è stato tra quelli più dibattuti durante la campagna per l’elezione dei rappresentanti sindacali aziendali. 

Finite le consultazioni, il tema viene ripreso dalla segreteria del PD di Varese che fa una cronistoria del tema posteggi da quando ancora il padiglione Michelangelo era un progetto da realizzare:

«Come prevedibile, la questione del posteggio per i dipendenti dell’Ospedale Del ponte, e di via Monte Rosa, tanto agitata in campagna elettorale per l’elezione della RSU da un candidato, già candidato anche al Consiglio Comunale di Varese per il centrodestra, è scomparsa dai titoli di testa.

Conviene allora fare un po’ di storia, visto che si pretende dall’attuale amministrazione Galimberti la responsabilità di risolvere il problema, per capire chi poteva risolverlo a monte e chi necessariamente deve farsene carico oggi.

Era il 5 novembre 2010, quando durante una Commissione consiliare urbanistica i commissari di opposizione chiedevano conto della mancata previsione di un posteggio interrato per i dipendenti, avendo come risposta che il posteggio si sarebbe potuto fare se il committente, ovvero Regione Lombardia, lo avesse chiesto e che sarebbe costato meno di quello previsto sotto Villa Augusta.

In quella Commissione si parlò di poco più di 2 milioni di euro, a carico della Regione, mentre il posteggio sotto Villa Augusta aveva una previsione di ca 3,5 milioni, a carico di Provincia e Comune di Varese. La maggioranza di centrodestra, Sindaco Fontana, approvò il progetto, senza i posti auto necessari e rilanciando sul parcheggio sotto il parco di Villa Augusta, togliendo il problema a Formigoni.

Contro questo scempio ambientale furono allora raccolte 2000 firme e, nel novembre 2011, l’opposizione del PD avanzò diverse proposte, da un silo nell’area sotto il campo da rugby o anche sotto il campo dell’oratorio di Giubiano, con una struttura prefabbricata da 100 posti, attrezzabile in 3 mesi!, alla convenzione col parcheggio delle FFSS, collegabile con una struttura metallica all’ospedale, fino al progetto sull’area adiacente la stazione, fra via Del Ponte e via Bixio.

Dopo due anni, nel giugno 2013, senza che le alternative proposte fossero prese in considerazione dalla Amministrazione Fontana, l’allora vicesindaco Baroni diceva che il posteggio sotto il parco rimaneva la loro scelta, ma che non poteva essere messo in cantiere perché il Comune era vincolato dal patto di stabilità finanziaria e che l’amministrazione aveva altre priorità.

Al di là dell’evitato scempio, comunque era evidente che il problema del posteggio dei dipendenti non era fra le priorità della Giunta di lega e centrodestra e venivano evitate al nuovo Presidente regionale Maroni.

Si arrivò all’aprile del 2014 quando Baroni e Binelli, assessore all’urbanistica, a fronte della realizzazione del progetto privato sull’area dell’ex Ferrhotel, dove oggi sorge il nuovo autosilo privato, annunciavano la rinuncia a quello sotto Villa Augusta, accogliendo di fatto quanto proposto dal PD tre anni prima e ammettendo che, dal loro punto di vista, questo intervento avrebbe risolto la questione.

Da quel momento la Giunta Fontana non si pose il problema dei posti auto e del loro costo, scaricando tutto sulle spalle della nuova Amministrazione che cancellò il progetto di Villa Augusta e contribuì alla realizzazione della nuova struttura.

Come PD non abbiamo dubbi sul fatto che i dipendenti dell’Ospedale del Ponte e della struttura di via Monte Rosa abbiano diritto allo stesso trattamento dei dipendenti dell’Ospedale di Circolo, che pagano solo 15 euro nella struttura annessa all’ospedale, e non abbiamo dubbi sul fatto che la responsabilità di trovare una soluzione soddisfacente sia in capo alla sanità regionale attraverso le sue strutture territoriali, verso cui dovrebbe indirizzarsi la vertenzialità sindacale.

Chiedere oggi conto alla Giunta Galimberti, come fanno certi esponenti sindacali sostenuti da lega e centrodestra, volutamente dimentichi delle loro responsabilità, è continuare in un balletto che dura da troppo tempo.

Come risulta ridicolo da parte del sindacato Fials chiedere al Consigliere comunale Monti (anche consigliere regionale e presidente della commissione sanità) di chiedere al Comune di chiedere alla Provincia per avere una riduzione sul costo del posteggio di Casbeno proprietà della Provincia, governata da lega e centrodestra.

Una ripetizione di quanto accaduto all’Ospedale del Ponte: la Regione decide spostamenti strutturali e non si pone il problema della logistica dei dipendenti, scaricandolo attraverso gli esponenti politici locali di lega e centrodestra sul Comune, non coinvolto preventivamente nelle scelte.

Il Comune di Varese propone abbonamenti sulle strisce blu, a tutti i lavoratori di tutte le categorie, a 45 euro al mese, con abbonamenti semestrali ed annuali, ha messo in campo il sistema park&bus e ha già garantito la propria disponibilità a sensibilizzare ASST a farsi carico delle legittime richieste dei dipendenti, così come avviene per ogni datore di lavoro; altro non può essere preteso da chi, anche in questo campo, dimostra di non saper gestire in tutti i suoi aspetti il sistema sanitario lombardo».


Non si è fatta attendere la replica del referente cittadino del carroccio Marco Bordonaro alla ricostruzione fatta del PD sul dibattito comunale definita “posizione ideologica”: «L’organizzazione dei parcheggi a Varese fa acqua da tutte le parti e l’amministrazione comunale cosa fa? Continua con lo scaricabarile e con le posizioni ideologiche. Chiediamo al PD, partito che dovrebbe governare la città, di trovare soluzioni e di risparmiare le parole al vento.

Secondo il referente cittadino, il tema dei parcheggi dovrebbe diventare oggi centrale nella politica varesina, accantonando gli anni di progetti e dibattiti preparatori: «L’accesso e la valorizzazione dell’Ospedale pediatrico Del Ponte dovrebbero essere delle priorità nell’agenda politica comunale, così come facilitare la vita di chi vi lavora. È un peccato che il sindaco e la giunta comunale del Partito Democratico non siano di questo avviso. Questo problema non riguarda solo l’ospedale Del Ponte, come denuncia opportunamente da tempo il consigliere comunale e regionale, Emanuele Monti, ma è ormai esteso a tutta la città».

Bordonaro, quindi, ritorna sulla questione del piano della sosta cittadina: «Siamo di fronte all’ennesima follia di una Giunta schiava di posizione ideologiche, con l’obiettivo deliberato di obbligare tutti i cittadini a rivedere le proprie esigenze di mobilità in virtù di queste idee strampalate. Chiediamo a Galimberti di capire che anche i parcheggi sono infrastrutture e come tali vanno trattati: questa è l’unica soluzione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2022
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