Arrivederci Ragioniere
Il saluto di Marco Giovannelli a Clemente Ballerio, fondatore di Elmec
Una impresa innovativa come la Elmec non poteva che arrivare dall’incontro e dal “matrimonio” tra due persone tanto diverse come Clemente Ballerio e Cesare Corti. Ognuno di loro avrebbe poi coinvolto i propri figli nell’avventura e ora siamo alla terza generazione. Entrambi avevano ben chiare le proprie peculiarità e sono stati capaci di far evolvere una intuizione. Forse la Rete li colse un po’ impreparati, ma se guardiamo alcuni risultati quel timore iniziale è stato poi superato nei fatti. Va detto senza mezzi termini: senza Elmec questo giornale non sarebbe diventato quel che vedete da 25 anni. Questo almeno per lo sviluppo editoriale della Varese web dove il merito non va tutto ai Ballerio e ai Corti, ma loro hanno fatto una parte fondamentale.
Dopo di noi, insieme con tante altre esperienze è arrivato l’investimento in Eolo, tanto per smentire quanti potrebbero credere che Varesenews fosse un episodio isolato. La Elmec ha aperto le proprie porte a tanti progetti, ma oggi al centro torna lui, il “Ragioniere” e non l’impresa.
L’ultimo saluto ad Avigno si è svolto nello stile che lui amava: semplice e con gli alpini e i suoi familiari protagonisti. In questi ventidue anni ho avuto tante occasioni di conoscerlo da vicino. Per lui la parola data aveva un valore assoluto e fu così che arrivò a firmare la nascita della Varese web nel giugno del Duemila. Era curioso di capire come funzionasse un giornale digitale e i primi tempi veniva tutti i giorni a salutare e a chiedere come andassero le cose. Prima che trasferissimo la redazione a Gazzada ci aveva fatto visita al Circolino di Bosto per conoscere il posto, ma soprattutto le persone che lavoravano. Senza tanti peli sulla lingua era rimasto colpito dalla nostra semplicità, ma anche dalla confusione e dal poco spazio in cui operavamo e per questo aveva spinto per velocizzare il nostro spostamento.
Lui era sempre pronto a commentare e a dire la sua. Uomo di altri tempi, ma curioso e rispettoso seppur a modo suo con la battuta pronta e a volte tagliente. Gli brillavano gli occhi quando raccontava dei suoi viaggi in Africa. “Io lì ho un’altra famiglia – ci diceva mostrando le foto – con oltre cento figli. Andiamo per vedere come procedono i lavori e vedere lo sviluppo per i tanti bambini sfortunati”. Aveva finanziato una scuola e questo era un suo grande orgoglio.
Ai suoi tempi non si parlava di responsabilità sociale dell’impresa, ma lui e il dottor Corti la praticavano già. Per loro la relazione con i collaboratori era fondamentale e ognuno di questi aveva la possibilità di parlare senza problemi con il Rag. Poi non era tutto rose e fiori perché, come hanno ricordato anche i suoi figli, aveva una durezza e fermezza unica. I primi tempi della Varese web erano quelli difficili per chiunque si avvicinasse al digitale. Nel giro di meno di un anno dal boom della new economy si passò alla liquidazione delle varie esperienze e per Varesenews il rischio si palesò per diverse stagioni. Fummo capaci tutti di trovare una strada possibile per iniziare un vero sviluppo e la capacità di Ballerio fu di mettersi di lato, senza mai abbandonare l’impresa, ma guardandola con un occhio meno paternalistico.
L’ultima sua visita in redazione era legata a un momento per lui molto doloroso, l’arresto di Riva per le vicende legate alla Ilva. Per lui e Corti non era solo una storia economica che legava tre famiglie storiche di Varese, ma riguardava le relazioni umane. Non fu facile trovare un modo di comunicare tutto questo, ma anche in quella occasione vinse il confronto e la disponibilità ad ascoltare le opinioni dell’altro.
Come per ogni storia e rapporto si possono guardare alle semplici cose o ai fatti della quotidianità, ma se non si resta in superficie si può scoprire la bellezza, la forza, e insieme con queste la fragilità e i limiti di ognuno di noi. Vivere la relazione con Clemente Ballerio non fa eccezione. Quello che emerge oggi è un grande senso di gratitudine e la certezza che lui, con altri, hanno contribuito a far crescere alcune comunità.
Arrivederci Ragioniere.
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