Gallarate
A Gallarate tornano le serate estive del cinema all’aperto
La rassegna estiva “Lo schermo e la luna” torna nella storica cornice del Broletto. Quest’edizione è dedicata a Luciana Zaro, tragicamente scomparsa in un incendio nella sua abitazione
Dal buon cinema di Belfast e Marilyn ha gli occhi chiari, passando per il documento-film su Ennio Morricone, fino ad altre pellicole più “leggere” come Fast&furious 9 e No time to die: sta per tornare la rassegne estiva del Teatro delle Arti di Gallarate, “Lo schermo e la luna”, nella sua storica location di palazzo Broletto.
Dopo un anno di stop a causa della pandemia da Covid-19 e il vuoto lasciato da don Alberto Dell’Orto, riprende la tradizionale rassegna del cinema all’aperto, che nella città dei due galli è attiva dal 1994.
Si riparte dalla tradizione
«Dal 1994 fino al 2020 abbiamo sempre fatto le rassegne estive, l’anno scorso è saltato tra Covid e la scomparsa di don Alberto. È mancata la figura di riferimento», ha spiegato l’assessora alla Cultura, Claudia Mazzetti, durante la presentazione questo pomeriggio, mercoledì 29 giugno. «Però è una tradizione storica che abbiamo voluto riprendere: è anche un modo per ripartire all’aperto e in sicurezza, in un ambiente bello e in sicurezza al Broletto. Elena Balconi e don Riccardo si sono prestati alla causa, abbiamo fatto questa rassegna per ripartire nel solco della tradizione e dare una ulteriore offerta culturale. Le piattaforme televisive hanno grande pervasività ma il fascino del cinema è imbattibile, in più è un’occasione per sostenere le realtà della città».
«Sono contento che si facciano iniziative che aggreghino persone. Ripartire quest’anno è stato faticoso ma come parrocchia abbiamo dato il nostro contributo», ha commentato don Riccardo Festa, «don Alberto sognava lo schermo e la luna, viveva per questo evento, era innamorato di queste cose: sono eventi che fanno bene».
La dedica a Luciana Zaro
Mazzetti ha voluto dedicare questa rassegna a Luciana Zaro, scomparsa improvvisamente settimana scorsa nell’incendio della sua abitazione, lasciando sgomente moltissime persone a Gallarate: «Mi sento di fare una dedica a Luciana Zaro, che era affezionata al cinema all’aperto. Mesi fa le avevamo detto che avremmo ripreso e oggi sarebbe entusiasta di questa iniziativa perché era una amante della cultura e della città: ogni forma di esaltazione della cultura l’avrebbe sposata. Era cresciuta al teatro delle Arti con don Alberto e non avrebbe mancato una proiezione. Era una persona unica».
Il calendario
La rassegna è pensata su una doppia formula: i film del martedì sono più impegnativi e riflessivi, sulla scia del cineforum annuale che si tiene alle Arti, mentre quelli del giovedì sono pensarti per un target più giovanile. «Magari proponendo questi film si può attirare un pubblico giovanile che non è avvezzo al cinema all’aperto, mentre i film del martedì più in linea con lo stile delle Arti, più riflessivi e che diano un messaggio più profondo agli spettatori. Abbiamo scelto film di successo di critica o di pubblico nell’ultima stagione», ha commentato Elena Balconi, presidente del centro culturale Teatro delle Arti.
Si parte martedì 5 luglio con Ennio di Giuseppe Tornatore, mentre giovedì 7 luglio sarà la volta di No time to die, l’ultimo film dell’agente segreto di Sua Maestà. Martedì 12 luglio verrà proiettato Marilyn ha gli occhi neri, diretto da Simone Godano. Giovedì 14 luglio, invece, sarà il turno di The last duel di Ridley Scott.
Martedì 19 luglio verrà proiettato Belfast, commovente pellicola semi-autobiografica di Kenneth Branagh e della sua infanzia durante i tumulti degli anni Sessanta tra cattolici e protestanti; giovedì 21 luglio l’ultimo capitolo della saga di Fast&furious, mentre martedì 26 luglio sarà proposta la commedia spagnola Il capo perfetto, di Fernando Leòn de Aranoa. Infine, conclude la rassegna Dune, in programma per giovedì 28 luglio.
Tutti i film inizieranno alle 21.30, il biglietto è di 5 euro.
Questo appuntamento culturale è possibile grazie ai volontari del teatro, come ha ben ricordato Balconi: «Questa rassegna ha luogo perché ci sono i volontari che si prestano a gestire il luogo, dedicando tempo ed energia affinché queste serate abbiano luogo: sono circa trenta le persone impegnate circa. Prima c’era don Alberto che faceva la parte del leone, ora c’è bisogno di tanto lavoro».