Le pietre di inciampo avranno un posto anche a Varese
La giunta Galimberti ha approvato il posizionamento delle pietre d'inciampo dedicate a Calogero Marrone, Luigi Morellini, Mario Molteni, Attilio Paolo Vergani, già oggetto di una querelle

Anche Varese avrà le sue prime quattro pietre d’inciampo.
La giunta Galimberti ha infatti approvato il posizionamento delle pietre d’inciampo dedicate a Calogero Marrone, Luigi Morellini, Mario Molteni, Attilio Paolo Vergani, che fanno parte delle 13 pietre d’inciampo commissionate da Anpi provinciale insieme al comitato onoranze caduti san Martino all’artista tedesco Gunter Demnig, per ricordare altrettanti eroi deportati, che non hanno fatto piu ritorno a casa dai campi di sterminio nazisti. Dopo il primo importante passo dell’approvazione, il prossimo sarà scegliere data e luogo del posizionamento materiale, che verranno definiti con Anpi.
Quella della posa delle pietre d’inciampo varesine, già arrivate in provincia da qualche settimana, stava diventando una querelle imbarazzante, tanto che il gruppo consiliare Lega Nord aveva presentato una mozione con cui sollecitava l’Amministrazione comunale a posizionare le quattro pietre d’inciampo, mozione che era all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale ma alla fine non è stata discussa per questioni di tempo.
Il ritardo della posa delle pietre era stato stigmatizzato da Anpi Provinciale e dall’associazione Amici della Terra, mentre l’associazione Calogero Marrone aveva espresso all’epoca “Stupore e disapprovazione per le modalità con cui Anpi provinciale ha condotto l’iter dell’iniziativa pur lodevole e apprezzabile” per aver escluso l’associazione dall’iter per la pietra di inciampo dedicata proprio a Calogero Marrone e deprecato “la strumentalizzazione operata dalla capogruppo leghista, che mai abbiamo avuto il piacere di veder presenziare ad occasioni di memoria antifascista”.
Ora la questione, grazie all’iniziativa dello storico e assessore alla Cultura Enzo Laforgia, è stata fatta propria dal sindaco Davide Galimberti e da tutta la giunta, cui va comunque riconosciuto un impegno costante sulla memoria della Resistenza e della Shoah: dalle mai sospese – neppure in pandemia – cerimonie del 25 aprile, alle iniziative per il Giusto tra le Nazioni Calogero Marrone alla più recente proclamazione a giusti tra le nazioni dei varesini Silvio e Lidia Borghi.
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Era dal marzo 2021 che l’ANPI provinciale proponeva al comune di Varese la posa di queste pietre. C’e’ voluta una mozione di un partito di destra per farla approvare!!