Per scavare il nuovo sottopasso di Lugano spostato un intero edificio di 600 tonnellate

I lavori per lo scavo del nuovo sottopasso di Besso, alla stazione di Lugano, hanno richiesto un intervento insolito, lo spostamento di 40 metri di un edificio. Un’operazione complessa che ha richiesto molta precisione.

Un edificio di 600 tonnellate spostato 40 metri più a nord in poco più di 3 ore. Succede a Lugano, dove i lavori per lo scavo del nuovo sottopasso di Besso, alla stazione della città, hanno richiesto un intervento insolito, lo spostamento di un intero edificio.

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A Lugano spostato un edificio di 600 tonnellate 4 di 10

Lo “spettacolo” è andato in scena questa mattina dalle 8.30 alle 12 sul piazzale della stazione FFS di Lugano.

L’edificio in questione è quello che un tempo ospitava gli uffici delle poste (prima) e delle dogane (poi) e oggi è semplicemente un edificio di servizio. Fu costruito verso gli inizi del secolo scorso e vista la sua importanza storica ed architettonica, le autorità federali hanno richiesto la sua conservazione. Oggi però è stato necessario spostarlo in quanto si trova proprio sopra al futuro nuovo sottopasso pedonale di Besso. Se fosse restato nella sua posizione originale durante lo scavo, la sua stabilità e la sicurezza del cantiere sarebbero state compromesse. Si è quindi optato per uno spostamento verso nord di circa 40 metri e tra un anno circa ritornerà più o meno alla sua posizione originale, quando lo scavo “lato città” del nuovo sottopasso sarà ultimato.

Spostare un edificio di cemento di circa 600 tonnellate, largo 25 metri, lungo 10 metri ed alto 9 metri non è certamente un’operazione facile e rapida; sono infatti stati necessari mesi di preparazione prima di procedere allo spostamento vero e proprio. Per questo è intervenuta un’azienda specializzata nello spostamento degli edifici.

Dapprima l’edificio è stato interamente svuotato ed è stata costruita un’armatura di rinforzo in legno ed acciaio, per evitare che le pareti perimetrali potessero danneggiarsi durante il viaggio. In seguito si è scavato sia attorno all’edificio sia al suo interno, così da mettere a nudo le antiche fondazioni in pietra. Una volta liberate, è stato eseguito un taglio lungo tutto il perimetro dell’edificio e pian piano le vecchie fondazioni sono state demolite e sostituite con putrelle di metallo. Nel frattempo, a nord sono state create le strutture sulle quali l’edificio è stato fatto scivolare.

È stata anche costruita una nuova fondazione, in un primo momento rimasta sospesa dal suolo, che lungo tutto il perimetro dell’edificio gli garantirà stabilità per il prossimo secolo. Ed è proprio a questa nuova fondazione che sono stati collegati i “pattini” con i quali il fabbricato è stato fatto scivolare sui binari di cemento per circa 40 metri a nord.

Nello stesso modo a settembre del 2023 tornerà indietro e troverà posto un po’ più a nord (circa 15 metri) rispetto alla sua posizione originale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Agosto 2022
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