I varesini eletti in Parlamento, il punto della situazione
Il complicato meccanismo elettorale rende incerto fino all'ultimo l'elezione dei deputati dei listini proporzionali. Questo il punto della situazione

Come sarà composto il Parlamento alla luce del risultato elettorale? La conta dei voti è terminata ed è partito il calcolo delle ripartizioni e dei seggi assegnati. Se quelli all’uninominale sono ormai certi, per il proporzionale bisognerà attendere le scelte dei candidati eletti in più collegi (ad esempio Giorgia Meloni era capolista in cinque diversi collegi alla Camera e risulta eletta in tutti e cinque, stesso discorso per Daniela Santanchè al Senato).
Alla Camera saranno 235 i seggi del centrodestra su 400, il centrosinistra ne avrà 80, mentre Movimento 5 Stelle e Azione/Italia Viva rispettivamente 51 e 21, 3 seggi per il Südtiroler Volkspartei (SVP) e 1 per la lista di Cateno De Luca.
Al Senato il centrodestra potrà contare su 112 seggi su 200, il centrosinistra (Pd e Sinistra/Verdi) 39, il Movimento 5 Stelle 28, Azione e Italia Viva 9. A questi si aggiungono i 6 senatori a vita.
Fratelli d’Italia ottiene 118 deputati e 69 senatori, la Lega 65 deputati e 29 senatori, il Pd 65 deputati e 37 senatori, mentre il Movimento 5 stelle 51 deputati e 28 senatori, Forza Italia elegge 45 deputati e 18 senatori, Azione e Italia Viva 21 deputati e 9 senatori, Verdi e Sinistra italiana 12 deputati e 4 senatori, Noi Moderati 7 deputati e 2 senatori, +Europa non raggiunge il 3% ed elegge solo due deputati, Ricardo Magi e Benedetto della Vedova che hanno vinto nei collegi uninominali, il partito di Cateno De Luca ottiene invece due seggi in Sicilia, Impegno civico un seggio con la vittoria di Bruno Tabacci a Milano, tre deputati e due senatori spettano infine alle minoranze linguistiche.
GLI ELETTI DEL VARESOTTO
Siederanno ancora in Parlamento alla Camera Giancarlo Giorgetti e Stefano Candiani, originari rispettivamente di Cazzago Brabbia e Tradate, entrambi della Lega eletti tra le fila del centrodestra nei collegi uninominali dove erano candidati, Giorgetti a Sondrio e Candiani a Busto Arsizio. Fa il suo esordio in Parlamento, anche lui alla Camera, Andrea Pellicini, ex sindaco di Luino, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e figlio del senatore Piero (esponente di Alleanza Nazionale a Palazzo Madama negli Anni Novanta e Duemila) eletto nel collegio uninominale di Varese.
Tra le fila del centrosinistra c’è Alessandro Alfieri, capolista del Partito Democratico al Senato nel collegio plurinominale di Varese: senatore uscente, ha fatto parte della Commissione Affari Esteri e torna a Roma per rappresentare il centrosinistra del Varesotto. Con lui anche Simona Bonafè, europarlamentare del Pd originaria di Azzate, ma trasferita ed eletta in Toscana.
Conferma anche per Maria Chiara Gadda, esponente di Italia Viva di Fagnano Olona, alla terza legislatura in Parlamento: siederà alla Camera dove entra grazie al proporzionale per cui era candidata nel collegio di Busto Arsizio come capolista del gruppo politico di Calenda e Renzi.
IN DUBBIO
Tra gli altri esponenti del territorio del Varesotto buone possibilità di essere elette per la vicesindaco di Gallarate Francesca Caruso e per la sommese Manuela Scidurlo, entrambe inserite nelle liste di Fratelli d’Italia al proporzionale, la prima al Senato, la seconda alla Camera: Caruso è seconda nelle liste di FDI e visto il risultato del partito di Giorgia Meloni è abbastanza certa di volare a Roma, mentre Scidurlo è terza in lista, ma la prima, Lucrezia Maria Benedetta Mantovani (figlia dell’ex senatore e assessore regionale Mario) è stata eletta all’uninominale a Cologno Monzese e potrebbe spalancare la porta di Montecitorio alla consigliera comunale di Somma Lombardo.
Tra i 5 Stelle Antonio Ferrara alla Camera dei Deputati (già candidato capolista per il Comune di Varese alle recenti elezioni amministrative) potrebbe essere eletto nel caso Alessandra Todde, capolista nel proporzionale, optasse per l’altro seggio (in Sardegna) per cui è stata eletta.
Il sistema elettorale ha invece “fatto fuori” i due capolista dei plurinominali a Varese di Lega e Partito Democratico. Se tra i Dem il nome è quello di Roberto Rampi (leggi qui), nel Carroccio l’escluso è – quasi incredibilmente – Umberto Bossi (leggi qui), che al momento è fuori dal Parlamento dopo 35 anni.
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