La Regione rende operativo il programma FESR: 27 milioni disponibili per PMI e start-up innovative

La misura è intitolata "Ricerca e Innova" e punta a sostenere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. L'assessore Fabrizio Sala: «Regione Lombardia vuole aiutare le imprese a investire»

Pmi day al Secondo Mona

La Giunta regionale ha approvato gli elementi essenziali e i criteri applicativi della prima misura che rende operativo il Programma FESR, Fondo Europeo Sviluppo Regionale, un piano che ha un respiro temporale di sei anni, dal 2021 al 2027. Una misura da 27,2 milioni di euro, fondi stanziati per sostenere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione e che si rivolge alle piccole e medie imprese che hanno sede in Lombardia.

La misura è intitolata “Ricerca e Innova” e prevede la concessione di un’agevolazione mista, composta in parte da un finanziamento agevolato e in parte da contributi a fondo perduto (in conto capitale), a totale copertura dell’investimento ammissibile di progetto, che può andare da un minimo di 80.000 euro fino a un massimo di 1 milione. La Regione dedicherà grande attenzione ai progetti cosiddetti “green”, alle start-up e alle PMI innovative che potranno ricevere una maggiorazione del contributo a fondo perduto.

Alla delibera approvata nelle scorse ore seguiranno nei prossimi mesi una serie di altri passi come l’emanazione del Bando attuativo e l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande. Lungo tutto il ciclo di programmazione 2021-27 sarà data inoltre continuità alla misura, con l’apertura di apposite finestre periodiche.

Su “Ricerca e Innova” è intervenuto l’assessore regionale all’Innovazione, Fabrizio Sala: «Gli obiettivi strategici sono lo sviluppo delle capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate nel territorio lombardo, per contribuire a mantenere e migliorare la competitività del tessuto imprenditoriale. Regione Lombardia vuole aiutare le imprese a continuare a investire in ricerca e innovazione, anche nel mutato contesto economico internazionale, che ha avuto effetti su flussi commerciali, catene di approvvigionamento, prezzi, prospettive di sviluppo e di crescita economica in tutta Europa».

La misura rappresenta un’evoluzione e semplificazione di bandi precedenti, quali la Linea R&S per MPMI – Frim Fesr 2020 e Tech Fast Lombardia, lanciate nella programmazione FESR 2014-2020. Al bando potranno accedere progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e di innovazione di processo, ovvero attività di innovazione e/o trasformazione digitale quali ad esempio advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data.

Per essere ammissibili, i progetti dovranno essere realizzati nell’ambito di una sede operativa in territorio lombardo; prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 80.000 euro; essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando attuativo.
Le agevolazioni sono previste fino al 100% delle spese ammissibili, per un ammontare comunque non superiore a 1 milione di euro, e hanno regole diverse a seconda del tipo di azienda che le richiede. Per le PMI il 70% viene erogato sotto forma di finanziamento agevolato e il restante 30% sotto forma di contributo in conto capitale; per startup e PMI innovative le percentuali sono 65% e 35%; per progetti green si passa al 60-40.

Una volta che sarà emanato il bando, le domande di partecipazione potranno essere presentate esclusivamente sulla piattaforma Bandi Online di Regione Lombardia. L’istruttoria delle domande di partecipazione presentate, formale e di merito, verrà effettuata in base a una procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle stesse sul Sistema Informativo regionale. Sono previste premialità per sostenibilità ambientale, ovvero il possesso (al momento di presentazione della domanda) di certificazione ambientale volontaria; per rilevanza della componente femminile e giovanile, qualora il soggetto richiedente abbia (al momento di presentazione della domanda) almeno il 50% della compagine sociale come componente femminile o giovanile (inferiore o pari a 35 anni); per appartenenza a uno dei Cluster Tecnologici Lombardi, certificata con una lettera di endorsement del proprio cluster.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Ottobre 2022
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