“A Varese ci sono le condizioni migliori per resistere alla crisi che verrà”
A dirlo, l'amministratore delegato di Synergie Italia Giuseppe Garesio, spiegando l'apertura della nuova filiale nel capoluogo in un momento apparentemente molto difficile

Apparentemente, è un momento difficile per una agenzia che si occupa di far incontrare domanda e offerta di lavoro: l’inflazione, la guerra incombente, la crisi delle bollette che sta piegando innanzitutto i comparti industriali.
Per questo stupisce l’inaugurazione della nuova sede di via Cavour 42 a Varese, della filiale varesina di Synergie Italia, agenzia per il lavoro di respiro multinazionale, nata in Francia e con già 150 sedi in tutta Italia.
«Questa è una provincia che esprime tante competenze tecniche: ci sono imprese in molti settori, a cominciare dalla meccanica, che esportano in tutto il mondo e che sono conosciutissime. C’è un grande aeroporto internazionale come Malpensa, c’è una grande capacità logistica perché è una provincia di smistamento, di grande passaggio – spiega l’Amministratore Delegato di Synergie, Giuseppe Garesio – Riteniamo che nella crisi che ci aspetta nei prossimi mesi (tutti parlano di recessione, cominciamo già a sentire i primi colpi ) questa sia una delle provincie del nord Italia che può resistere meglio. La popolazione inoltre ha già passato ristrutturazioni, crisi, difficoltà che sono però state superate molto bene. Riteniamo quindi che in questa zona d’Italia, collocata tra Milano, il Piemonte e la Svizzera ci siano le migliori condizioni per resistere. Noi siamo molto fiduciosi e spero che l’apertura della nostra filiale oggi sia anche un elemento di fiducia, e contribuisca ad accrescere alla fiducia in un futuro che speriamo non sia cosi nero come alcuni giornali ci dipingono».
Il loro arrivo nel capoluogo parte da lontano: «Noi siamo nati dall’esperienza di un grande gruppo francese che si chiama Synergie, che è il quinto gruppo in Europa nel settore delle risorse umane, e il sesto in Italia. L’esperienza italiana comincia nel 1999, poco tempo dopo il decreto Treu che portò in Italia il lavoro interinale, e che con la legge Biagi ora si chiama “somministrazione” – spiega Garesio – Siamo un operatore nel settore delle risorse umane: facciamo l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, siamo il tramite tra il lavoratore e le aziende che questi lavoratori li cercano. Ci occupiamo di collocamento privato, di formazione, di ricollocamento dei disoccupati, di selezione. La nostra direzione generale è in Piemonte ma abbiamo 150 filiali in tutta Italia. E contiamo molto sulla nostra presenza nella provincia di Varese: una provincia che conosciamo molto bene perché siamo nati tra Torino, Milano e Busto Arsizio, che è stata la nostra prima filiale. L’inaugurazione della nostra filiale a Varese segna un po’ la nostra crescita in questa provincia dove abbiamo già un buon rapporto con tante imprese e strutture imprenditoriali, facciamo formazione, abbiamo rapporti con laboratori, scuole, istituti tecnico scientifici. Insomma, cerchiamo di dare una mano e svolgere un ruolo in una delle province più importanti d’Italia».
«Varese è un punto di riferimento, era necessario aprire nel capoluogo – conferma Stefano Conti, District manager della società per le filiali della provincia di Varese e di Como – Sia per una questione istituzionale, sia per una questione di riferimento per le aziende – qui ci sono le unioni industriali e diverse sedi direzionali – sia per i candidati che oggi per noi sono il nostro pane quotidiano. Varese ha un tessuto industriale molto importante: per la presenza di alcune multinazionali corporate di primissimo ordine, ma anche per un tessuto di PMI ramificato nel territorio e con una lunga storia. Ci sono delle eccellenze che rappresentano la fornitura e l’indotto della provincia, principalmente del settore produttivo dell’industria: la metalmeccanica, la gomma-plastica, le lavorazioni chimiche e cartotecniche».
Le figure più richieste dal tessuto produttivo sono ancora ora quelle più tecniche, legate al settore produttivo: «Oggi più che mai la ricerca è quella di profili specializzati che siano anche operativi, quelli che venivano chiamati colletti blu ma che poco hanno a che vedere con i colletti blu di una volta. Questi profili sono molto ricercati dal territorio e le aziende offrono dei percorsi di crescita davvero importanti per le figure che entrano a far parte di queste “famiglie”, realtà di eccellenza conosciute in tutto il mondo. Ma Varese è inoltre una importante città, che ha un indotto commerciale: per cui sono anche richieste le figure del retail, che entrano nel mondo della vendita della ristorazione e altro».
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