Sangue nelle urine: un campanello d’allarme da non sottovalutare mai

Nel Podcast "Pillole della Salute", Danilo Centrella, medico chirurgo, direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola, spiega cosa sia l'ematùria e l'importanza della diagnosi precoce

pillole della salute

La pillola di salute  di oggi riguarda il sangue nelle urine. Si parla, dunque, di ematùria e, chiaramente, ci rivolgiamo dottor Danilo Centrella, medico chirurgo specializzato in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa del Verbano Cusio Ossola, per saperne di più e capire cosa fare quando c’è questo campanello d’allarme

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L’ematuria è la presenza di sangue nelle urine. Questa parola risuona come la sirena di un grande allarme. È il suono che nella testa dell’urologo avviene sempre costantemente quando sentiamo pronunciare “sangue nelle urine”.

Che cos’è l’ematuria?

Il paziente viene dal urologo e dice: “C’è del sangue nelle urine” e lo dice anche in modo molto pittoresco “urine color marsalate”, per esempio il macellaio le chiama “ urine color lavatura di sangue”, la fashion blogger ci dice le urine “rosse Valentino”, poi ci sono gli intenditori di vino che ci dicono le urine color barolo, le urine color marsala.

È molto molto fantasioso, però è un segno molto importante per noi. Perché? Perchè può essere segno di malattie benigne o malattie maligne. Malattie benigna del rene come le glomerulonefriti:  il glomerulo è la parte più piccola del nostro rene, come un setaccio che, se viene danneggiato, fa passare i globuli rossi. Oppure può essere un segno di infezioni, come, ad esempio, nel rene come le pielonefriti, oppure come nella vescica, come le cistiti nelle donne: una donna su tre addirittura ha delle cistiti, magari, dopo una notte di grande passione.

Nell’uomo può essere indice di un’infiammazione o infezione alla prostata, prostatiti, o al testicolo, le epididimi come le orchiti e le epididimiti. In questo caso il paziente ha febbre e ha le urine rosse, ma sono anche urine maleodoranti perché c’è crescita dei batteri. 

Può venire da noi perché ha una colica renale: il passaggio del calcolo dal rene alla vescica e poi all’uretra può portare a una piccola lesione, una microscopica lesione, che può far sì che le urine siano rosse, però ovviamente rosse con un forte dolore. Sapete che la colica renale in una scala di dolore è proprio dieci, come una coltellata. È un segno molto importante, paradossalmente, è un segno fortunato delle malattie dell’apparato urinario, delle malattie tumorali dell’apparato urinario. 

Perché è un segno fortunato? perché  ci permette di diagnosticare precocemente le malattie di tipo tumorali che possono essere del rene, dell’uretere, della vescica, della prostata. È un segno molto importante che nessuno di noi deve trascurare, ma deve rivolgersi al medico perché permette di fare diagnosi precoce. Quindi è un segno che va sempre indagato. È un segno dei traumi dell’apparato urinario, per esempio un’attività sportiva, nei traumi da caduta, nelle cadute dall’alto. Pensate che uno dei più grossi incubi dell’urologo che riguarda la domenica, sono i giardinieri del weekend, come noi li chiamiamo, sono quegli impiegati che 5 giorni alla settimana stanno seduti in ufficio e nel weekend si sentono Edward con le mani di forbici, vanno a 4 metri a potare gli alberi e poi cadono, e sappiate che l’esito è quasi sempre molto splatter per l’urologo.

E poi i soggetti che prendono i farmaci anticoagulanti, in genere in modo incongruo,  soprattutto i soggetti anziani che hanno una lista della spesa di farmaci e quindi possono magari, in maniera errata, prendere dei farmaci anticoagulanti, come i soggetti che vengono, pensano di prendere degli antinfiammatori, in realtà prendono anticoagulanti tutto il giorno, con dosi massicce e poi si accorgono dell’ematuria. O le malattie di ingrossamento della prostata: noi sappiamo che la prostata è una ghiandola che sta sotto la vescica, cresce con l’età, si può infiammare, quindi è una delle più grandi cause di sangue nell’urina nell’uomo. 

Ma cosa fare? Bisogna capire se c’è un’infezione. Quindi, la prima cosa da fare sono gli esami delle urine, l’esame del sangue, ci sono degli esami molto importanti, semplici da fare, come le ecografie dell’apparato urinario che ci permettono di diagnosticare, oppure, nei soggetti che hanno delle corporatura un pochino più morbide e l’ecografia è limitata, si può fare una TAC e noi facciamo la TAC con le pose urografiche che stratificano il corpo così ci fa vedere in maniera molto chiara. 

Un esame a cui l’urologo è molto affezionato è la cistoscopia: guardiamo all’interno la vescica con questi strumenti flessibili che ci permettono di fare una diagnosi precoce. Trovare sangue nelle urine è un segno che va sempre indagato perché è un sintomo importante e gli esami sono molto semplici da eseguire. 

Quindi,  l’allarme che scatta nella testa del urologo, ogni volta che sentiamo parlare di ematuria, è un allarme che deve scattare nella testa di tutti noi, per far sì che se ne parli col medico di base. Invito tutti i soggetti che hanno questi sintomi a rivolgersi all’urologo per una diagnosi precoce e una cura più affidabile possibile.

Chi volesse maggiori informazioni può visitare il sito del dottor dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specializzato in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola www.danilocetrella.it.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Novembre 2022
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