I giovani entrano nel consiglio direttivo dell’associazione Italiana Liberi di Sentire
L’Associazione Italiana Liberi di Sentire è nata a Varese, nel dicembre 2013, con la mission di cambiare il futuro della sordità

Si è da poco rinnovato il consiglio direttivo dell’associazione Italiana Liberi di Sentire, con sede a Varese. I giovani sono stati protagonisti di questo cambiamento, dato che tutti i nuovi consiglieri hanno un’età compresa tra i 22 e i 32 anni.
L’Associazione Italiana Liberi di Sentire è nata a Varese, nel dicembre 2013, con la mission di cambiare il futuro della sordità. L’associazione, infatti, intende la tutela del sordo come superamento della disabilità uditiva, non solo attraverso l’assistenzialismo, ma soprattutto grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie dell’impianto cocleare e delle protesi acustiche. In questo modo, anche coloro che nascono sordi, se adeguatamente riabilitati, sono in grado di vivere la propria vita in modo attivo e indipendente come tutti i loro coetanei.
Il nuovo consiglio direttivo dell’associazione rappresenta appieno questa ideologia, in quanto formato da giovani sordi completamente emancipati, che hanno conquistato l’udito, oltre alla parola. Si tratta di ragazzi, nati negli anni Novanta e primi anni Duemila, che hanno potuto beneficiare delle più moderne tecnologie di riabilitazione uditiva e ne hanno tratto il massimo beneficio, tanto che oggi sono pienamente integrati nella società, studiano o lavorano, sono autonomi e hanno una vita normale, paragonabile a quella dei loro coetanei.
Questo nuovo consiglio direttivo dimostra che la piena emancipazione dei sordi è possibile, realizzabile e può rappresentare la normalità. Dunque, affinché tutti possano accedere alle più moderne tecnologie uditive e beneficiare di un tempestivo processo di cura e riabilitazione, il nuovo consiglio direttivo si pone l’obiettivo prioritario di creare centri audiologici di terzo livello, diffusi su tutto il territorio nazionale e in grado di affrontare la sordità da tutti i punti di vista: preventivo, curativo, protesico e riabilitativo.
Le attività dell’associazione, finanziate in gran parte grazie ai proventi del 5xmille, sono variegate e spaziano in diversi ambiti: politico, sociale, sportivo e scientifico (in quest’ultimo ambito, il Consiglio direttivo è coadiuvato da un apposito Comitato scientifico).
Diventare soci e socie dell’Associazione non prevede alcuna quota economica associativa.
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