Alle scuole Maino di Cassano nasce “il sentiero della memoria” in ricordo dei deportati
In occasione del giorno dedicato alle vittime della Shoah e del nazifascismo, le classi delle medie Maino hanno fatto un percorso di approfondimento sulle "pietre d'inciampo". E hanno riprodotto le pietre sul passaggio d'ingresso alla scuola

Un itinerario con sessanta nomi, volti, storie da conoscere: è il “Sentiero della memoria” ideato alle scuole secondarie di primo grado Maino di Cassano Magnago.
Un itinerario che ha riprodotto le pietre d’inciampo del territorio del Varesotto e dell’Alto Milanese ma che soprattutto ha offerto l’occasione a ragazze e ragazzi di conoscere il dramma delle vittime del nazifascismo.
L’idea iniziale era di «riprodurre sul vialetto principale d’ingresso alla scuola le pietre d’inciampo posate nella nostra provincia» spiega Nadia Belliato, uno dei tanti docenti coinvolti insieme ai ragazzi e ragazze.
La locale sezione Anpi ha fornito i nomi di tredici pietre d’inciampo presenti in provincia, ma per coprire l’intero percorso di accesso sono state aggiunte anche altre pietre dei territori limitrofi, «abbiamo allargato la ricerca alle vittime della Strage di Meina, agli operai della fabbrica Franco Tosi e ad altri dell’Alto Milanese e del Comense».
«Sono state coinvolte tutte le classi dell’istituto: hanno cercato l’immagine delle pietre, le foto delle persone e in alcuni casi anche informazioni aggiuntive». Dentro ci sono storie di ebrei deportati per la sola colpa di esistere, di ebrei uccisi appunto nella strage di Meina sul Lago Maggiore (dove fu assassinata ad esempio Lotte Froehlich, una delle “pietre d’inciampo” della vicina Gallarate), di partigiani, operai di Legnano e di Rho che scioperavano per la pace e il pane, di oppositori generosi come Dante Mandelli di Cunardo.

Le pietre d’inciampo sono state “riprodotte” colorando le mattonelle del vialetto d’ingresso, mentre alcuni pannelli hanno ospitato i lavori di approfondimento fatti da ragazze e ragazzi (quattordici le classi coinvolte), che hanno portato alla luce le storie individuali che hanno visto come sfondo a volte paesi e città vicinissime a Cassano.

Il Sentiero della memoria è divenuto un vero momento condiviso con la città: nella mattina di giovedì 26 c’è stato il taglio del nastro ad opera del dirigente Alessandro Bocci (che ha ricordato come la democrazia debba essere conquistata giorno per giorno, anche attraverso l’impegno individuale), con successivo momento comunitario con il sindaco Pietro Ottaviani e l’assessore Alessandro Passuello, che ha riportato ai ragazzi in modo molto coinvolgente la fuga dei soldati italiani dai tedeschi che davano loro la caccia. Marina Noce dell’Anpi – della sezione Cassano e della Commissione Scuola – ha ricordato il significato profondo delle pietre d’inciampo. L’assessore Passuello ha lanciato anche l’idea di rendere stabile l’installazione sul vialetto.

Ma soprattutto è stata un’occasione anche per i ragazzi: un rappresentante di ogni classe ha infatti tenuto un breve intervento per raccontare il lavoro svolto, le sensazioni, il senso dell’esperienza di ricerca sulle storie del passato.
Il lavoro del Sentiero della memoria arriva in un anno in cui si stanno posando altre pietre d’inciampo anche nel Gallaratese: dopo quelle del 2022 nella città dei due galli, in questi giorni ne vengono posate una a Samarate e altre quattro a Somma Lombardo.
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