Si alzano le fiamme della gioeubia 2023 di Gallarate
Dopo due anni di falò a porte chiuse, tantissime persone sono tornate a riunirsi per assistere al rogo benaugurante
Anche a Gallarate s’alzano alte le fiamme della gioeubia, il falò benaugurante che dice addio all’inverno e già vede riscaldarsi la terra.
La festa quest’anno si è tenuta ad Arnate, uno dei tre quartieri gallaratesi che ospitano a rotazione il momento comunitario.
Grandissima folla, dopo due anni di stop, visto che nel 2021 il rito si era tenuto a porte chiuse, così come nel 2022, quando si era vissuto l’ultimo colpo di coda del Covid (al pomeriggio è tornata anche la gioeubia al Camelot). In tantissimi in fila per il risotto, il vin brulè e le altre specialità, cucinate dai volontari della parrocchia e della Pro Loco, che come sempre ha “schierato” la grande pentola del Guinness dei Primati 1998.

Ma la vera protagonista è stata lei, la vecchia strega: un fantoccio altro dieci metri allestito dagli arnatesi: dopo una bella attesa, al coro di “bruciamola” intonato dai più piccoli è stata accesa in tre punti.
Un pensiero non poteva non andare poi a “re risotto”, Pietro Tenconi: il gallaratese ultranovantenne che dava corpo e volto alla maschera tipica della città. Re risotto è scomparso nel 2021, ma questa è stata la prima edizione senza di lui. Ma se ci fosse stato avrebbe urlato a un certo punto: «Al brusa ben!».
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