Avvistato un lupo in città a Busto Arsizio: cosa significa e perché non bisogna preoccuparsi

Nella notte avvistato un esemplare di lupo per le vie del centro di Busto Arsizio. Con gli esperti dell’Università dell'Insubria vi spieghiamo cos'è successo

“Un lupo per le strade di Busto Arsizio”. È quanto rimbalza sui social nelle ultime ore, dopo che un automobilista nella notte del 15 febbraio ha immortalato un esemplare in via Quintino Sella, nel cuore della città. VareseNews ha verificato il video con Adriano Martinoli e Francesco Bisi del dipartimento di Scienze Teoriche e applicate dell’Università dell’Insubria e può confermare che si tratta di un esemplare lupo.

«La conferma al 100% non si può fare attraverso un video o foto -commenta Martinoli- ma in questo caso l’esemplare sembra essere decisamente un lupo». Ma cosa ci fa un lupo a Busto Arsizio? «È abbastanza inusuale vedere un esemplare in un’area urbana e come si può notare dalle immagini il lupo stesso sembra essere un po’ spaventato e disorientato, ma così come capita con cervi o cinghiali può capitare anche con questi animali. La sua presenza può essere comunque legata ad un semplice transito da quelle zone. Bisogna tener presente che un lupo in una sola notte può percorrere fino a 50 chilometri, quindi se da un lato è difficile dire quale fosse il suo percorso dall’altro bisogna essere consapevoli del fatto che se una sera viene avvistato in un luogo potrebbe non rivedersi mai più lì».

Distanze molto lunghe di notte che vengono percorse dai cosiddetti lupi in dispersione: «quando il lupo ha circa un anno può decidere di lasciare il suo branco e andare a colonizzare nuove zone, percorrendo appunto decine di chilometri al giorno. Nel suo percorso verso le nuove aree può essere avvistato, come potrebbe essere successo appunto nel caso di Busto». Per togliere tutti i condizionali e avere più certezze gli studiosi devono effettuare studi sui passaggi di questi animali, analizzando ciò che si lasciano alle spalle. Per questo l’invito è in caso di avvistamenti, di ritrovamenti di escrementi o altro di contattare il Nucleo faunistico della Polizia Provinciale  che per il Varesotto si occupa di queste mappature.

Non si tratta comunque del primo avvistamento di lupi nel nostro territorio. Sono infatti quattro i branchi di lupi presenti già in Lombardia: ce n’è uno transfrontaliero in Val Morobbia che si muove tra Como e la Svizzera, un altro intorno al Passo del Tonale, uno all’Aprica ed un quarto che ha scelto di insediarsi tra le risaie in provincia di Pavia.

Anche nel Varesotto da qualche anno il lupo è tornato a riaffacciarsi. Il primo avvistamento recente in questa zona risale al novembre 2012, quando un animale venne investito sulla superstrada di Malpensa e poi un altro nel 2018 sul lago di Varese. Nell’ultimo censimento dei lupi del 2020/2021 per il Varesotto vengono citati alcuni avvistamenti: uno nel Parco del Ticino e un altro nel Parco Pineta. Complessivamente, comunque, in Italia la popolazione di lupi è stimata in 3.000 esemplari.

Quanti sono i lupi in Lombardia?

Gli esperti ribadiscono comunque che ciò che è più importante, specialmente in questi casi di primi avvistamenti in un territorio, è non farsi prendere da allarmismi o paure ingiustificate, che spesso si basano su credenze antiche. Il lupo è sì un grande carnivoro ma non costituisce necessariamente una minaccia. L’Unione Europea tra l’altro sta da tempo mappando e monitorando la situazione del lupo attraverso il progetto Life Wolfalps EU e sul sito c’è una sezione appositamente dedicata alla risposta alle domande più comuni sui lupi e un’altra che punta a sfatare miti e fake news.

Le 10 cose da sapere sui lupi

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Febbraio 2023
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