Un altro sbranamento sospetto sui monti fra Cuveglio e Duno
L’animale trovato a poche centinaia di metri dalle ultime case da un residente durante una passeggiata. Avvisate le autorità
Una ferita estesa al collo, la carcassa dell’animale a pochi metri dalla strada che porta da Cuveglio a Duno: si tratta di un ungulato di non grandi dimensioni, ad occhio un capriolo.
È stato rinvenuto nel pomeriggio di giovedì da un residente di Cuveglio durante una semplice passeggiata poco fuori dall’abitato: le foto, di cui pubblichiamo un solo scatto, quello meno raccapricciante, sono state girate da Varsenews ai carabinieri Forestali e al nucleo faunistico della polizia provinciale, che ora eseguiranno i rilievi del caso.
Il lettore spiega che la morte dell’animale potrebbe risalire a pochi giorni fa dal momento che lunedì, sulla stessa strada, nello steso punto, non era presente alcun animale morto.
La notizia è importante perché potrebbe trattarsi di una morte violenta seguita ad un’uccisione da parte di un carnivoro, e che arriva dopo la segnalazione di alcune settimane fa a Duno, in località Bisio. Un allevatore parlava di una predazione da lupo su di una muflone gravida trovata morta con la gola squarciata: per il nucleo faunistico della polizia provinciale si trattava di una predazione imputabile a canidi, escludendo che potesse ricondursi direttamente ad un lupo.
Certo che la presenza della carcassa in una zona non distante da Bisio – una distanza che un predatore copre in pochissimo tempo – non è passata inosservata e pone una domanda: è da imputarsi ad una possibile presenza del lupo?
Ad oggi non risultano presenze stanziali di lupi in Valcuvia, presenza intese come coppia di animali che identifica cioè un branco (o la cellula iniziale dello stesso), cosa diversa dagli esemplari “in dispersione“ che quelli, sì, possono essere presenti e spostarsi anche per svariate decine di chilometri in un giorno.
Esiste poi il problema degli animali che somigliano al lupo, e che di tanto in tanto vengono avvistati e segnalati, come il caso di un lupo cecoslovacco avvistato in via Merano a Varese non molto tempo fa e scambiato per un Canis lupus.
Inoltre pochi anni fa, sempre a seguito di segnalazione di predazioni di ungulati, la polizia provinciale aveva piazzato fototrappole in alcuni punti di passaggio, rilevando però solamente cani vaganti nelle ore notturne.
Risulta tuttavia veritiero e confermato ufficialmente invece il doppio avvistamento di un esemplare di lupo risalente solo al mese di febbraio, prima a Varese in zona via Lazio/Magenta e pochi giorni dopo a Busto Arsizio in via Quintino Sella.
Le autorità raccomandano sempre di segnalare al 112 i casi sospetti legati a possibili avvistamenti e soprattutto le possibili predazioni, come nell’ultimo caso, di Cuveglio, in via per Duno.
COSA FARE NEL CASO DI UN INCONTRO COL LUPO
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