Contratti falsi, attivazioni non richieste e recessi costosi. Telefonia ed energia le “bestie nere” dei consumatori
Sono state circa 300 le pratiche gestite nell'ultimo anno da Federconsumatori. Il presidente Antonio Ciraci: "Ci troviamo di fronte anche a contratti cartacei falsi con firma contraffatta. Ci sono operatori che agiscono quasi esclusivamente con queste modalità"
Quello che stiamo vivendo è un momento difficile, soprattutto per i cittadini appartenenti alle fasce più deboli, alle prese con una serie di problemi economici, a cominciare dall’inflazione galoppante, che toglie potere d’acquisto ai salari, per finire con l’aumento dei costi dell’energia.
Negli ultimi anni però c’è un nuovo capitolo della saga del consumatore martoriato che non fa dormire sonni tranquilli: il contratto di servizio. Lo ha sottolineato Antonio Ciraci, presidente di Federconsumatori Varese, in un passaggio della sua relazione al IX congresso provinciale che si è tenuto al Circolo di Belforte.
QUASI TRECENTO PRATICHE
I numeri emersi dalla relazione dicono molto sul disagio vissuto dalle famiglie alle prese con la stipula dei contratti di servizio. Nell’ultimo anno, nel cosiddetto lavoro di tutela, cioè l’apertura di reclami e contestazioni in difesa dei diritti dei consumatori, l’associazione ha gestito quasi 297 pratiche. «Quello dei contratti di servizio – ha spiegato Ciraci – è il settore con più problematiche, primo fra tutti quello legato alla telefonia. Stiamo parlando di servizi prioritari nella vita quotidiana delle famiglie».
PIANGE IL TELEFONO
Federconsumatori ha trattato nel corso del 2022 ben 92 pratiche relative ai soli contratti di telefonia. Si tratta di un settore in piena evoluzione, in cui l’innovazione tecnologica ha giocato un ruolo di acceleratore notevole. Oggi il mercato non è più presidiato solo dai colossi Tim e Vodafone, accanto a loro ci sono nuovi gestori molto competitivi, come per esempio Iliad.
I problemi nascono nel momento in cui si vuole recedere dal contratto e sono legati ai costi di recesso e disattivazione del servizio. A causarli è quasi sempre la scarsa chiarezza e trasparenza delle proposta. «La totalità delle pratiche aperte – ha spiegato Ciraci – ha trovato una soluzione positiva a riprova che in questo settore si è riusciti nel tempo a costruire una buona e consolidata pratica per cui se le istanze non vengono risolte in prima istanza interviene il livello di conciliazione paritetica in cui si trovano sempre delle buone soluzioni conciliative. Semmai si pone il problema estendere gli accordi di conciliazione anche con i nuovi operatori».
IL FAR WEST DEI CONTRATTI DI LUCE E GAS
Nel settore energia che comprende i contratti di fornitura di luce, acqua e gas le pratiche trattate da Federconsumatori sono state 94, in forte aumento negli ultimi mesi. «Il mercato libero e le tariffe variabili – ha sottolineato il presidente di Federconsumatori – sono gli ambiti che si prestano maggiormente ai contenziosi. Il fenomeno più diffuso e decisamente negativo è quello della attivazioni non richieste. Spesso tutto parte da fantasiose telefonate con operatori che millantano offerte vantaggiose o si spacciano per altri, a volte arrivano a presentarsi anche come associazioni dei consumatori, e poi ritagliano e confezionano registrazioni finalizzate a dimostrare di aver avuto il consenso per cambiare operatore».
I CONTRATTI FALSI
Non mancano nella casistica di Federconsumatori contratti cartacei falsi con firma contraffatta, il tutto senza che l’utente sappia nulla. E così le persone arrivano nell’ufficio di Federconsumatori con in mano fatture di operatori che non hanno mai conosciuto e di cui ignoravano persino l’esistenza. «Ci sono operatori – ha spiegato Ciraci – che agiscono quasi esclusivamente con queste modalità, uno di questi è stato sanzionato dall’Antitrust con 2 milioni di multa per comportamenti commerciali scorretti. Abbiamo poi il sospetto che una volta appropriatisi dei dati degli utenti se li scambino fra loro».
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