Il Governo “dimentica” gli operatori sanitari ucraini. L’ospedale di Varese costretto a sospendere un’ecografista

Nel decreto legge approvato lo scorso 6 marzo viene concesso il diritto a permanere in Italia fino a fine anno ma nulla si dice sul riconoscimento dei titoli. Sulla questione si è mossa l'onorevole Gadda

Operatore socio Sanitario

Il governo “dimentica” i cittadini ucraini assunti in Italia nel sistema socio sanitario con il riconoscimento del loro titolo di studio.
Lo scorso 6 marzo, con un decreto legge, è stato prorogato il riconoscimento generale del diritto di permanenza in italia della popolazione sfollata dall’Ucraina fino a fine anno. Nulla però si è detto circa le loro possibilità di mantenere le loro opportunità lavorative nei settori socio sanitari.

Il caso è emerso anche a Varese, sollevato dal consigliere comunale di Varese Guido Bonoldi in contatto con alcuni operatori ucraini inseriti nel sistema sanitario e socio sanitario. Dal 4 marzo scorso, questi lavoratori sono stati sospesi dall’incarico in attesa di chiarimenti. In particolare, il caso è stato sollevato da un’ecografista dell’ospedale di Varese che aveva risposto al bando, ancora attivo, dell’Asst Sette Laghi per reclutare figure da inserire negli organici carenti.

Tetiana è una delle professioniste assunte dall’ospedale di Varese come ecografista. Lavorava in ospedale a Kiev nel campo della diagnostica per immagini prima di fuggire a causa della guerra. Dal gennaio scorso aveva trovato impiego al Circolo grazie alla mediazione di Guido Bonoldi: «Ero molto contenta di quel lavoro – racconta Tetiana – Ero stata accolta dai colleghi che mi hanno aiutato nelle prime fasi di ambientamento.Soprattutto il direttore mi ha sostenuto nell’apprendere le nuove tecniche. Dal 4 marzo scorso sono però a casa. Quando mi hanno comunicato il provvedimento ci sono rimasta male, non me lo aspettavo.  Ora  spero che si risolva presto questa situazione. Purtroppo per me non è ancora il momento di tornare a casa perchè è ancora molto pericoloso. A Varese mi trovo bene e il lavoro in ospedale era un’ottima opportunità. Speriamo di ritornarci presto». 

Bonoldi ha contattato l’onorevole Maria Chiara Gadda che ha sollevato il caso. Nei giorni scorsi, in commissione Affari costituzionali la situazione si è sbloccata come ha commentato la stessa parlamentare con un post su Facebook:

Sono molto soddisfatta che sia appena stato approvato in commissione Affari costituzionali un emendamento del gruppo Azione Italia Viva, a mia prima firma e sottoscritto anche da Roberto Giachetti ed Elena Bonetti, che proroga al 31 dicembre 2023 la deroga al riconoscimento del titolo di studio conseguito all’estero per consentire ai cittadini ucraini di continuare a esercitare la professione medica e sanitaria nel nostro Paese.

Una scelta che fa bene al nostro sistema sanitario in carenza cronica di personale, e che va nella direzione di un sistema di accoglienza dei profughi che valorizza l’inclusione attraverso il riconoscimento delle competenze e della professionalità.Il 4 marzo erano infatti scaduti i termini per questa opportunità, e ringrazio i tanti operatori che sul territorio in queste settimane avevano sollevato la problematica.

L’emendamento è passato alla Camera e ora deve andare al Senato, poi essere pubblicato in Gazzetta. Un iter che durerà circa un mesetto. Qualche settimana in cui gli operatori ucraini saranno a casa, senza stipendio. Per una dimenticanza.

di
Pubblicato il 29 Marzo 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.