Riunione del gruppo di concertazione inerti della Regio Insubrica
Sul tavolo, come da accordo del 2015, il gruppo monitora i trasporti di materiali inerti e le relative analisi

Si è riunito questa mattina in videoconferenza il Gruppo di concertazione Inerti composto dai rappresentanti del Cantone Ticino, di Regione Lombardia, dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Lombardia, dell’Ufficio Federale della Dogana e della Sicurezza dei Confini (UDSC), dell’Agenzia delle Dogane di Como e Varese e delle Province di Como e Varese e Verbano Cusio Ossola.
Come previsto dall’Accordo “Intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiali inerti fra la Regione Lombardia e il Cantone Ticino”, sottoscritto nel 2015, il gruppo monitora i trasporti di materiali inerti e le relative analisi; si è provveduto pertanto ad un aggiornamento sulle esportazioni, il cui volume rimane stabile rispetto all’anno precedente.
Per quanto attiene la qualità dei rifiuti esportati, dopo la chiusura del progetto “Cometa”, Arpa Lombardia ha proseguito i propri controlli in via ordinaria, che non hanno rilevato particolari criticità e sono in linea con il trend positivo riscontrato dopo la sottoscrizione del precitato accordo.
Le parti si sono aggiornate sulla volumetria residua delle cave nelle Province di Como e Varese, riscontrando come nel medio/lungo termine non si prospettino particolari criticità riguardo alla capacità di conferimento degli inerti. Allo stesso tempo si è messo in luce come l’aumento dei prezzi per il recupero ambientale dei rifiuti nelle cave sommato a quelli di trasporto renda, in prospettiva, potenzialmente meno concorrenziale l’esportazione dal Ticino verso la Lombardia.
Infine si è provveduto ad un aggiornamento sull’esportazione dei rifiuti inerti dall’enclave di Campione d’Italia, per la quale Regione Lombardia ha informato di aver autorizzato alcune notifiche per il transito dalla Svizzera per il recupero in Lombardia, nelle more delle prospettate modifiche del relativo Regolamento Europeo 1013/06, che dovrebbe permettere la sottoscrizione di accordi specifici con Stati non appartenenti all’Unione Europea.
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