È tempo di processionaria: proteggere i vostri cani
Tre i motivi principali. In caso di contatto o sospetto contatto con la processionaria, è fondamentale consultare immediatamente un veterinario per un trattamento tempestivo e appropriato

Diversi nidi scoperti sugli alberi, anche in provincia di Varese. È tempo di processionaria ed è bene stare attenti, soprattutto se si hanno dei cani. La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) infatti, è molto pericolosa per i cani principalmente per tre motivi:
Peluria urticante: I bruchi di questa specie sono ricoperti da peli urticanti che contengono una proteina tossica chiamata thaumetopoein. Quando un cane entra in contatto con questi peli, che possono essere dispersi nell’aria o depositarsi sul terreno, può sviluppare reazioni allergiche e infiammatorie a vari livelli di gravità. I sintomi più comuni includono prurito, gonfiore, arrossamento e irritazione della pelle, ma anche reazioni più gravi come shock anafilattico in alcuni casi.
Irritazione delle vie respiratorie: Se un cane inala i peli urticanti della processionaria, potrebbe verificarsi una reazione allergica a livello delle vie respiratorie. Questo può causare tosse, difficoltà respiratorie, broncospasmo e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria.
Lesioni alla lingua e alla bocca: I cani sono spesso incuriositi dai bruchi e potrebbero tentare di leccarli, mordicchiarli o ingoiarli. Questo può portare a gravi lesioni alla lingua, alla bocca e all’esofago, causate dai peli urticanti e dalla thaumetopoein. Nei casi più gravi, l’infiammazione e la necrosi dei tessuti possono portare alla perdita di parti della lingua o delle labbra.
Per evitare il contatto con i bruchi processionari, è importante tenere i cani al guinzaglio durante le passeggiate in aree infestate e pulire periodicamente gli ambienti esterni dove i cani trascorrono del tempo. In caso di contatto o sospetto contatto con la processionaria, è fondamentale consultare immediatamente un veterinario per un trattamento tempestivo e appropriato.
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