Il Comitato Gavirate tra parco e lago si appella al Sindaco perché non abbatta i tigli di via Cavallotti

Il Comitato sollecita una riflessione approfondita sullo stato di salute degli alberi e una ricognizione delle tecniche per tutelare la pavimentazione preservando le radici

via cavallotti

Il destino dei tigli di via Cavallotti a Gavirate continua a tenere banco. La sola idea che l’amministrazione abbia pensato il taglio dei due filari stanziando precauzionalmente dei fondi in attesa di una decisione definitiva ha messo in allarme alcuni cittadini. Tra questi i componenti del Comitato “Gavirate tra parco e lago” che, in una nota, si appellano al sindaco Alberio perché rifletta bene.

«Nei giorni scorsi la Stampa riportava la notizia che è intenzione del Comune di Gavirate avviare i lavori di riqualificazione dei marciapiedi di via Cavallotti. Un’opera importante attesa da diversi anni. Un’opera che sicuramente agevolerà i camminamenti dei pedoni.

I nostri tigli come gli alberi già tagliati in Via Garibaldi rappresentano la storia di Gavirate, piante centenarie che a nostro avviso andrebbero valorizzate. Condividiamo la scelta dell’Amministrazione Comunale di avviare i lavori ma siamo perplessi, a dir poco, sulla scelta di semplificare i lavori rimuovendo le piante che sono il pane della nostra vita.

Non solo ma questa scelta rischierebbe anche di modificare e mortificare un paesaggio che ha sempre caratterizzato il nostro territorio. Semplificare i percorsi significa anche rimuovere pezzi importanti della nostra storia.

Altri Comuni stanno lavorando, certamente con maggiore fatica, per realizzare opere e riqualificare strade e marciapiedi senza però sacrificare la natura.

Abbiamo letto che le piante sono malate, ma tutti sappiamo che si possono curare e che comunque saranno piantate nuove piante, quali?

La tesi assunta a sostegno di detta decisione è che le radici hanno danneggiato la pavimentazione con il rischio che le stesse danneggerebbero anche la nuova pavimentazione che sarà collocata.
Girando per molte città si può prendere visione che ci sono delle tecniche per salvare gli alberi evitando che questi danneggino la pavimentazione. Ad esempio creando intorno alle piante una griglia di ferro, alzando di alcuni centimetri i marciapiedi ecc. Tecniche che ci hanno spiegato diversi professionisti ed agronomi.

Ricordiamoci che curare le piante è come curare una persona, significa curare il nostro ambiente la nostra vita.

Per queste ragioni chiediamo con forza al Comune di ripensare a questa scelta, di coinvolgere i diversi professionisti del settore che già hanno evidenziato la loro perplessità, anzi contrarietà a questa incomprensibile scelta.

Un appello accorato alla Signora Sindaco affinchè ascolti la denuncia e l’amarezza dei cittadini di Gavirate».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Aprile 2023
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