Cosa vogliono gli studenti a lezione?
La rubrica "Il prof tra i banchi", curata da Alberto Introini, tratta argomenti di scuola, didattica e formazione: in questa puntata si parla del presente, ma anche del futuro degli studenti
Verso la fine di ogni anno scolastico, faccio compilare in modo anonimo ai miei studenti un questionario orientativo, in cui possono esprimere le loro opinioni e le loro preferenze; dalle risposte si possono ricavare indicazioni utili per me in vista dell’anno successivo, e per rimanere aggiornato sulle tendenze in atto tra gli adolescenti. In questi primi giorni di maggio, l’ho proposto ai miei alunni di terza media.
– Che cosa rende una lezione efficace?
Ciò che sorprende, in queste risposte, è che ai ragazzi non importa principalmente quale materia si svolga, ma come viene proposta la lezione. In altre parole: per la loro attenzione risulta più attraente il metodo con cui si spiega, rispetto al “cosa” si sta spiegando. Infatti, a essere il più “votato” tra gli elementi che rendono una lezione efficace è proprio il “come viene presentato l’argomento”. Ciò mi induce negli ultimi anni a non essere mai troppo prevedibile, né ripetitivo, nel modo di presentare le mie lezioni. Alla classica lezione frontale non si può più dare lo spazio predominante: io la limito a un 30-40 % del tempo a disposizione. Poi, spazio a domande e momenti dialogati, presentazioni in power point, mappe concettuali e qualche video di approfondimento. Se vi è stato un vantaggio dalla pandemia, è quello di avere a disposizione – in ogni aula di Medie e Liceo – un pc sulla cattedra, collegato a un proiettore su lavagna multimediale. In questo, devo ammettere di essere fortunato a lavorare in una scuola che investe nella tecnologia al servizio della didattica.
Gli altri elementi che rendono vincente la lezione sono l’empatia del docente e la sua esperienza. Per i giovani, quindi, è importante essere ascoltati e considerati dal docente: solo così potranno poi apprezzarne la preparazione e la professionalità. Doti che – utile ricordarlo – vanno continuamente migliorate e aggiornate da ciascun insegnante.
– Che cosa rende faticosa la vita da studente?
A questa domanda, la risposta più frequente ci può forse sorprendere, perché è semplice, quotidiana e concreta: la vicinanza di un compagno di banco fastidioso. Può essere perché parla e distrae, o perché è disorganizzato e pasticcione. Rimane il fatto – difficile da sopportare – di avere un vicino fastidioso per le ore in aula. Le altre risposte più selezionate dagli alunni riguardano, invece, se stessi e un aspetto personale: la mancanza di una propria organizzazione nello studio e la difficoltà a essere costante nell’applicarsi. Sono risposte che rivelano già un’ottima capacità di riflessione e di autoanalisi, in alunni che hanno solo 13 anni. È un buon segno, per un miglioramento che forse sta già maturando.
– Come ti vedi tra 5 anni?
Essendo un sondaggio proposto ad alunni di terza media, in questo caso la risposta che ha raccolto circa il 70% delle preferenze è stata “al liceo”, “alla fine del liceo”. Un paio di alunni hanno progetti da sportivi professionisti: nel tennis e nel nuoto (stupisce l’assenza del calcio). Qualcuno è anche simpaticamente realista e sincero: “Non ho voglia di studiare e mi piace stare all’aria aperta: voglio fare il giardiniere!”.
L’importante, anche in questo caso, è conoscersi e avere un progetto adeguato.
Alberto Introini, dopo aver insegnato in vari licei della provincia di Varese, dal 2008 è docente di Italiano e Storia presso l’Istituto Elvetico di Lugano (Svizzera). Ha due lauree, in Lettere-Filosofia (2002, Università Statale di Milano) e in Storia (2022, Università di Zugo, Svizzera). Iscritto dal 2004 all’Ordine dei Giornalisti di Milano, ha pubblicato 4 libri. Partecipa come relatore o moderatore a diversi eventi culturali nel nord Italia. La sua rubrica settimanale “Il prof tra i banchi” tratterà argomenti di scuola, didattica e formazione, commentando le notizie di attualità che si susseguiranno nel corso delle settimane.
Prof. Alberto Introini
Docente e scrittore
@intro.prof
LEGGI TUTTE LE PUNTATE DELLA RUBRICA “IL PROF TRA I BANCHI”
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
elenera su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Felice su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Valeria Vernon su MV Agusta la situazione è critica: il sindacato dice no ai licenziamenti collettivi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.