Una mattina di teatro e giochi per le famiglie dei detenuti nel carcere di Busto
In occasione della Festa della Mamma, bambini e mamme potranno entrare in carcere per partecipare, insieme ai papà detenuti, ad una mattina di eventi

Per la festa della mamma, l’Amministrazione Penitenziaria in collaborazione con l’Associazione L’Oblò propone un evento speciale per le mamme e i bambini che hanno il papà detenuto. La mattina di sabato 13 maggio, alla Casa Circondariale di Busto Arsizio bambini e mamme potranno entrare in carcere dove, insieme ai papà detenuti, li attenderà una sorpresa: una mattinata di teatro e giochi, organizzata dagli attori detenuti della compagnia L’Oblò.
La storia de “La Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” verrà rappresentata da tre attori detenuti di Oblò come spettacolo di narrazione, a cui farà seguito un momento di giochi teatrali, proposti e condotti dagli altri attori del gruppo di teatro. Perché festeggiare la mamma in carcere? L’idea è venuta alle Educatrici dell’Area Trattamentale della Casa Circondariale, che curano i progetti sulla genitorialità. Il mantenimento e il recupero degli affetti è certamente la risorsa più efficace per le persone detenute: per i papà detenuti, che di necessità delegano tanto dell’educazione e della cura dei propri figli alle mamme che restano fuori a fare i conti con la quotidianità e tutti i suoi problemi, può essere un modo per riconoscere la fatica delle compagne, celebrarle insieme ai figli. E per le mamme che entrano in carcere con i loro figli, può essere un momento di gioia, in cui l’Istituto sembra un po’ meno carcere e un po’ più “casa”, per ospitare gli affetti. Per entrambi può essere un momento di “genitorialità condivisa”, un momento di unione che dà un significativo contributo alla linfa vitale del legame tra mamme, papà e figli.
Per gli attori ristretti che propongono lo spettacolo sarà un momento di forte impatto emotivo. Per la prima volta recite ranno davanti ad un pubblico di mamme e bambini, e sicuramente questo porterà alla loro memoria i loro figli, i loro fratellini lontani, le loro mamme o le mamme dei loro figli: legami che la detenzione allenta e a volte spezza del tutto.
Anche i detenuti che frequentano il Centro Diurno, organizzato all’interno dell’Istituto di Busto Arsizio da Cooperativa Intrecci, Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, Cooperativa Impronta, Enaip Lombardia parteciperanno indirettamente alla festa, realizzando dei piccoli manufatti che i bambini potranno regalare alle loro mamme.
Tanti piccoli contributi, in un evento simbolico, che permetterà a tutti delle riflessioni, e un momento dal forte carattere riparativo: il “donare qualcosa gli altri”, per rinsaldare lo strappo con la società che il reato ha provocato, è infatti l’assunto alla base della Giustizia Riparativa. La storia scelta, quella della Gabbianella e del Gatto, è una storia che parla di famiglia. E di coraggio, il coraggio di volare, perchè “vola solo chi osa farlo”.
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