Lupi e ungulati, presenza da monitorare ma senza paure
L'intervento del coordinamento delle associazioni ambientaliste con il Wwf, a seguito di una serie di episodi di avvicinamento di esemplari alle aree abitate e addirittura nelle città

«Chiediamo alle persone e agli enti locali di segnalare alle autorità provinciali e regionali qualsiasi comportamento davvero anomalo da parte di lupi, tenendo però conto delle spiegazioni riportate sopra, non su base emozionale». Lo dice il coordinamento delle associazioni ambientaliste, con il WWF Lombardia e Insubria.
Un intervento che segue una serie di episodi di predazioni da parte di ungulati (cinghiali), ma anche di casi di avvicinamento del lupo alle aree abitate dall’uomo (ad esempio a Varese e Busto Arsizio), un comportamento anomalo rispetto alla tradizionale ritrosia del lupo ad avvicinarsi alle zone abitate.
Di seguito il comunicato completo:
In merito alle recenti predazioni di ungulati vicino al centro abitato e in generale alla presenza di lupo in aree abitate, si ritiene opportuno come coordinamento delle associazioni ambientaliste fare alcune precisazioni che hanno implicazioni gestionali.
Un lupo che ogni sera frequenta un paese abitato, entra tra le abitazioni, consuma cibo di origine umana oppure costantemente mostra una bassa distanza di fuga, è indice di qualcosa di non naturale o, meglio, di non auspicabile. Che lo faccia per carattere, per opportunismo o perché qualcuno gli fornisce volutamente o involontariamente cibo è un fattore importante. Ma si tratta comunque di un problema da gestire e di un cosiddetto lupo problematico o confidente. Esistono strumenti legislativi che consentono di intervenire.
Ma qualunque lupo può fare qualsiasi di queste cose occasionalmente nella sua vita e questo è del tutto normale, non individua un lupo problematico, se il comportamento non è ripetuto.Riguardo alle predazioni di ungulati vicino alle case, si tratta di un fenomeno in crescita in Italia, conosciuto e studiato in molti posti al mondo.
E’ un tipico fenomeno di coevoluzione che stiamo osservando. Il lupo, di massima, preferisce stare lontano dall’uomo, cosa che gli ungulati hanno compreso e hanno dunque scelto di frequentare zone molto vicine alle abitazioni, soprattutto in inverno. Per il medesimo motivo in certe zone si osservano spesso ungulati vicini alle case in periodo di prelievo venatorio, poiché hanno capito che lì non si spara, oltre ad esserci mediamente un clima più mite e molto cibo. I luoghi scelti dagli umani sono spesso più riparati e più pianeggianti, c’è acqua e anche gli ungulati li utilizzano volentieri. Il lupo non li frequenta in modo continuo e gli ungulati si sentono protetti.Ma il lupo ovviamente impara a sua volta e si assiste a una corsa alla contromisura, che è del tutto coerente con le dinamiche preda-predatore. In Natura ognuno si prende dei rischi calcolati, in una logica di costi-benefici.
Ma un ungulato che viene predato da un lupo non è mai un problema, è ciò che auspichiamo, è indice che le popolazioni di ungulati sono abbondanti e previene predazioni su domestici.L’idea che i lupi e gli uomini debbano vivere in posti del tutto separati è sbagliata, sia se vista da parte di chi li vorrebbe “al loro posto in montagna”, sia da parte di chi dice che è “l’uomo ad avere invaso l’habitat del lupo”. Uomo e Lupo condividono da sempre gran parte del proprio areale e la loro convivenza è sempre stata complicata.
Infine, un lupo che viene visto o filmato vicino a una piccola frazione in mezzo al bosco o su una strada secondaria è del tutto normale e la sua osservazione è semplicemente funzione del numero di osservatori, delle persone che frequentano il territorio o delle fototrappole diffuse: se si mettono fototrappole sulle strade si filmano lupi regolarmente, non si tratta di qualcosa di strano.La segnalazione continua sui Media di fenomeni normali come se si trattasse di eventi eccezionali rende difficile il lavoro di gestione della fauna e rischia di fare passare inosservati eventuali casi davvero anomali per i quali servirebbe invece un’adeguata attenzione.
Riguardo ai pericoli per le persone da parte del lupo, questi possono in questo momento essere considerati estremamente bassi. Certamente non nulli, essendo il lupo sostanzialmente un cane, tutti sanno che gli incidenti con cani esistono. Gli incidenti con il lupo nel passato si riferivano a contesti pastorali del tutto diversi da oggi ma nella società moderna gli incidenti con il lupo, in tutto il mondo, sono rarissimi.
La loro presenza occasionale intorno ai paesi non costituisce un problema di sicurezza più che la presenza di altri animali, come ad esempio cani, come ad esempio cervi che possono provocare incidenti stradali, cinghiali che occasionalmente possono essere aggressivi e anche vacche, i cui attacchi verso l’uomo in periodo in cui hanno i vitelli da difendere sono tutt’altro che rari. Una precauzione opportuna è quella di tenere i propri cani domestici in vista e al guinzaglio, poiché possono essere attaccati dai lupi sia in quanto prede sia in quanto competitori. Ricordiamo che mantenere i propri cani sotto controllo e al guinzaglio è un obbligo di legge. Ricordiamo anche che tenere i cani di notte legati alla catena è illegale, vanno ricoverati in luogo idoneo e protetto.
Si segnala infine che in provincia di Sondrio è in questo momento in corso la formazione di nuovi branchi di lupo, che andranno con ogni probabilità a saturare il territorio nei prossimi 2-3 anni. Si tratta di un periodo confuso, in cui ai branchi in formazione si aggiungono lupi vaganti, per lo più giovani e in cui è anche difficile studiarne i comportamenti. L’assenza di un branco stabile guidato da una coppia alfa esperta rende più probabile che i lupi scelgano fonti alimentari alternative “più facili”. La situazione è destinata a cambiare avviandosi verso branchi strutturati, con numeri di lupi noti e limitati, territori ampi e stabili, nonché abitudini più standard. Ogni interferenza con questo iter – ad esempio atti di bracconaggio – riporta indietro la lancetta del tempo e allontana la stabilizzazione.
Chiediamo alle persone e agli enti locali di segnalare alle autorità provinciali e regionali qualsiasi comportamento davvero anomalo da parte di lupi, tenendo però conto delle spiegazioni riportate sopra, non su base emozionale.
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