La distribuzione dell’acciaio è a un bivio
Se ne è discusso in un webinar di Siderweb. Di fronte ai cambiamenti dell’offerta e della domanda di prodotti siderurgici per restare competitivi occorre sviluppare efficienza e mettere a punto servizi dal maggior valore aggiunto

Di fronte ai cambiamenti dal lato dell’offerta e della domanda di prodotti siderurgici, la distribuzione dell’acciaio è a un bivio: deve «sviluppare efficienza, gestendo la mera attività di collocazione del prodotto seguendo logiche in stretta sintonia con le priorità della produzione. Dall’altro lato, è chiamata a mettere a punto servizi dal valore aggiunto più o meno elevato, da erogare insieme all’attività tradizionale, fino a rendere quest’ultima un complemento del vero business dell’impresa, cioè una componente soft non marginale del prodotto che consente di modificare i presupposti stessi dell’economicità del business». A questa conclusione di Gianfranco Tosini, dell’ufficio studi siderweb, è arrivato il convegno online dedicato proprio al tema della distribuzione dell’acciaio e dei centri servizio, organizzato da siderweb in collaborazione con Blm Group.
«Negli ultimi dieci anni – ha spiegato Tosini – si è registrato un indebolimento della posizione contrattuale della distribuzione nei confronti della produzione». Nel contesto attuale, quindi, è divenuta critica la selezione dei servizi che devono essere attivati sia per soddisfare le attese dei produttori, sia per mantenere una relazione virtuosa con gli utilizzatori finali. Per decidere qual è l’opzione più interessante per i singoli operatori della distribuzione, secondo Tosini, è necessario mettere a fuoco costi e valore delle diverse tipologie di servizi che è possibile erogare, quindi considerare i vincoli strutturali all’allargamento dell’offerta di servizi.
Tra i vincoli richiamati da Tosini troviamo: l’immaterialità del servizio, la gestione delle risorse umane, che richiede maggiori investimenti in formazione permanente per aggiornarle, farle crescere e motivarle. E ancora: l’esigenza di dimensionare la capacità produttiva, tenendo conto dei picchi di domanda anziché di dati medi, dovendo garantire una coincidenza temporale tra produzione e consegna del prodotto. La disponibilità di personale tecnico per gestire il rapporto con il cliente e la soluzione dei problemi di misurazione della produttività e professionalità dei collaboratori che subiscono gli effetti delle specifiche richieste del singolo cliente.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GianPix su Un quaderno per chi ne ha bisogno: arriva a Varese lo “zaino sospeso”
Felice su Varese è la “capitale dei cani” in Insubria: oltre 9mila gli amici a quattro zampe registrati
lenny54 su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
Felice su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.