Pagelle Pro Patria: Renault gol e pole position, Castelli tradito dal palo
I voti della Pro Patria, che come l'anno scorso impatta 1 a 1 in casa contro l'Arzignano. Una sola insufficienza in una gara, ai punti, equilibrata
ROVIDA 6,5 – Dà vita a un bel duello (vinto) con Lunghi, che dalla distanza prova a mettersi in proprio. Il 4 gol subito, su cui non ha colpe, in 3 partite, nega a lui la gioia il primo clean sheet, alla squadra i tre punti. Se vuole davvero brillare come i predecessori deve fare uno sforzo extra e provare a invertire il trend … e avere più sicurezza quando gioca coi piedi.
MINELLI 6 – Nel primo tempo fa valere insieme ai compagni di reparto molte sue doti tecniche e un fisico impattante, nella ripresa deve invece ricalibrare le misure. A metà tra la sfortuna e la colpevolezza (poteva andare più deciso a contrasto) il tiro deviato su Baldè, che diventerà un involontario assist per il pareggio di Bernardi.
LOMBARDONI 6,5 – Parigi è l’ennesima prima punta costretta a passare sotto giudizio (e condannato) del numero 19, in campo ieri con la fascia da capitano. Primo tempo da gigante, poi nella ripresa l’Arzignano alza il baricentro e la prestazione sua e della squadra viene “normalizzata”.
MORETTI 6+ – Terza prestazione in bianco-blu, ancora una volta una partita solida con una vistosa licenza di attaccare quando l’Arzignano si sbilancia addirittura alla ricerca del colpaccio nel finale. Difensore con personalità, che argina senza fare complimenti gli attacchi giallo-celesti nel convulso finale.
L’Arzignano rimanda la prima vittoria della Pro Patria a Busto: 1 a 1
RENAULT 7 – Corona l’avvio di stagione con un bel gol in diagonale, il primo a Busto Arsizio. L’ex orobico non solo corre su e giù per tutta la fascia con facilità, ma attacca bene l’area creando pericoli con le punte e le mezzali (buon filtrante per Ferri nel primo tempo). Buon difensore, davvero ottimo attaccante aggiunto.
dal 72′ PIRAN 5,5 – Passo indietro per l’esterno, che in 20′ perde una serie di contrasti (uno particolarmente pericoloso in area) e un pallone esiziale non da lui a centrocampo. Si impara e si cresce anche così e, fortunatamente, lui può ieri riesce a farlo senza pagare dazio.
MARANO 6,5 – Mezzala di equilibrio e dai tanti duelli vinti a centrocampo. Se all’esordio la sua era stata una gara in crescendo, soprattutto per quanto riguarda l’intensità, contro l’Arzignano fa il percorso inverso, ovvero “finché ne ha”. Bisogna sottolineare comunque che si congeda dal match con l’intuizione che porta al vantaggio, al 53′: un pallone alzato verso l’area, messo poi a frutto da Castelli e Renault. Subito il cambio.
dal 56′ CITTERIO 6 – Il piano partita cambia troppo presto e per questo lui si allontana progressivamente dalla porta dell’Arzignano, zona di campo dove dà il suo meglio. Nonostante tutto, il suo “scorcio” di partita è buono, anche grazie alle molle d’acciaio che ha nelle gambe.
MALLAMO 6 – Finché gli ospiti rimangono arroccati dietro, il regista della Pro Patria dà un discreto contributo alla partita, tuttavia la squadra attacca e punge sugli esterni. Utile in fase difensiva per fare scudo dove Lunghi, il più attivo dell’Arzignano, decide di mettersi in proprio.
FERRI 6 – Prima da titolare per il giovane-veterano, fresco di rinnovo triennale ma ancora lontano dai fasti della scorsa stagione. Qualche incursione in area e molta densità gli consentono di portare a casa la sufficienza e soprattutto aiutare i compagni.
dal 72′ PITOU 6+ – L’abbiamo scritto tante volte: la solita voglia di fare, soprattutto quando ha poco tempo a disposizione e il risultato è in bilico, a volte si tramuta in superfluo strafare. Bella una conclusione rete parata da Boseggia, decisamente meno alcune manovre affrettate. Colombo promette: “arriverà anche il suo momento”, e di questo ne siamo sicuri anche noi.
NDRECKA 6,5 – Trascorre gran parte della gara oltre la linea di metà campo ad attaccare per l’esterno di centrocampo. Si spinge nell’area avversaria più di una volta, ma senza mai essere letale, a differenza di quanto fatto a Novara. Problemi tutto sommato marginali.
STANZANI 6- – Partita a intermittenza in cui appare troppo poco, ma quando lo fa è d’effetto. Nel primo tempo un suo tocco di prima manda in porta Castelli, fermato solo da palo, nella ripresa invece è autore di un ottimo movimento senza palla per portare via i difensori e lasciare a Renault il varco per il diagonale dell’1 a 0. Insomma, partita alla Vucinic, tra genio e assenza.
dal 81′ NICCO SV – Colombo cambia le carte all’ultimo e preferisce giocarsi come jolly nel finale il 10 rispetto a Bertoni, ma 9′ sono troppo pochi anche per un signor centrocampista.
CASTELLI 6+ – Tradito dal palo all’appuntamento a tu per tu con il gol, si riscatta ritagliandosi il ruolo da “miglior attore non protagonista” in occasione della rete di Renault. Di positivo il fatto che riesce con costanza a crearsi un’azione pericolosa a partita, ma il cobra deve saper pungere anche come predatore solitario. Forse per questo ha tatuato sul braccio un lupo, l’animale del branco.
dal 72′ PARKER 6 – È un attaccante prezioso fuori dall’area di rigore, in particolare nei momenti difficili della partita. Arriveranno anche quelli in cui potrà stazionare in area e beneficiare dei cross di Ndrecka, Renault e Piran. Il tempo della vendemmia, in fondo, non è poi così lontano.
ALL. COLOMBO 6 – Una buona gara quella preparata dal mister, almeno fino a quando un gol sporco degli avversari non rischia di mettere a rischio anche il primo pareggio in carriera da allenatore. Al triplice fischio il pari permette di distribuire i 4 punti dei bianco-blu con una sconfitta, una vittoria e un pareggio. Una media in linea con il voto in pagella, tra alti e bassi ma comunque sufficiente, e alla guida di una squadra molto giovane.
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