“Avversari sul campo ma non nella vita”: Luino accoglie la fiaccola degli oratori Orasport
Il "passaggio" lunedì 12 febbraio nella chiesa prepositurale della cittadina. Tra i presenti, il sindaco Enrico Bianchi, diverse autorità locali e un nutrito gruppo di rappresentanti delle società sportive del territorio
In occasione dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026, la comunità di Luino lunedì 12 febbraio ha celebrato, presso la chiesa prepositurale della cittadina, l’arrivo della Fiaccola degli oratori Orasport. Lo ha fatto in un clima di entusiasmo e condivisione, alla presenza del sindaco Enrico Bianchi, di diverse autorità locali e di un nutrito gruppo di rappresentanti delle società sportive del territorio.
Un momento di festa e riflessione che ha permesso ai presenti di condividere i valori olimpici che uniscono persone di ogni cultura e provenienza, e di riflettere sulle esperienze che contribuiscono a formare giovani atleti non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello etico e sociale.
Ed è a tal proposito che don Michele Ravizza, parroco di Mesenzana, Brissago e Roggiano, è intervenuto, esprimendo nella sua omelia profonde riflessioni sul significato della fiamma olimpica e sui valori dello sport: «”L’importante è partecipare”, si dice. Tuttavia, non possiamo negare che spesso si predilige la vittoria a ogni costo, anche a discapito del rispetto per gli altri. La fiamma olimpica ci ricorda che lo sport è più di una semplice competizione: è un’occasione per condividere la passione, l’amicizia e il rispetto reciproco».
Don Ravizza ha sottolineato l’importanza di tre elementi fondamentali per alimentare la fiamma dello sport: il “carburante” rappresentato dall’impegno e dalla dedizione degli atleti, l'”ossigeno” costituito dalla presenza degli altri e dalla competizione leale, e infine il “calore” della passione che anima ogni gesto e azione sportiva.
«Perché una fiamma sopravviva è però necessario che qualcosa la protegga – ha aggiunto don Ravizza -. E questo è il compito degli adulti, degli educatori; alcuni dei quali troppo spesso, invece di preservare la passione, il gioco e la lealtà, alimentano rivalità e conflitti che possono distogliere l’attenzione dall’essenza stessa dello sport. Questo non va bene. Il ruolo di proteggere è cruciale: lo sport è una bellissima opportunità per coltivare l’amicizia e l’inclusione. La fiaccola incarna questo significato profondo. Non siamo solo squadre e nazioni in competizione, ma una comunità che ama vivere e crescere insieme. Gareggiamo perché ci piace sfidarci e migliorarci, ma siamo avversari solo sul campo di gioco e non nella vita».
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