Trovato l’accordo, termina lo sciopero al cargo Malpensa
Grazie alla mediazione del Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, dopo una lunga trattativa, le parti - i sindacati da un lato e la Mle-Bcube dall’altro - hanno trovato un punto d'incontro. Ecco i termini

Grazie alla mediazione del Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello le parti – i sindacati da un lato e la Mle-Bcube dall’altro – hanno trovato un punto d’incontro, dopo cinque giorni di astensione dal lavoro con annessa protesta, che ha ridotto drasticamente i volumi alla “cargo city” di Milano Malpensa.
L’azienda, uno dei principali operatori del più importante scalo italiano per le merci aeree, è stata chiamata al tavolo dal Prefetto, per il confronto con i sindacati di base (che hanno appoggiato lo sciopero a oltranza) e i sindacati confederali. Pasquariello si è fatto garante per tentare di risolvere una situazione diventata tesa e complessa. Al tavolo anche le altre aziende che assicurano l’handling delle merci, vale a dire il carico/scarico degli aerei e la gestione dei magazzini, oltre a Sea ed Enac, rispettivamente il gestore dell’aeroporto e l’autorità dell’aviazione civile.
L‘incontro, iniziato alle 9.30 del mattino, si è rivelato lungo e il confronto approfondito, prolungato fino al pomeriggio: al termine è stato trovato un accordo.
La protesta cesserà entro le 21 di stasera, Mle si impegna a revocare tutte le procedure disciplinari avviate nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali di base (Flai, Cub trasporti, Usb e Adl).
Isindacati si impegnano a garantire il rispetto della normativa in materia di sciopero mentre l’azienda riconosce un aumento del ticket pasto a 8 euro (“ferma restando la compatibilità complessiva dell’accordo integrativo”), contri i 5,2 euro attuali, dopo la riduzione a causa del secondo livello scaduto. Era, questa, una delle richieste che venivano portato dai lavoratori.

Un successivo tavolo convocato per venerdì 16 febbraio nella sede Enac di Malpensa sarà utile per trovare una mediazione anche sugli altri temi sul piatto, dalle indennità di disagio e di funzione fino ai premi di produzione.
Il documento sarà poi vagliato dai lavoratori, una condizioni a cui i sindacati di base non intendevano derogare.
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