Uilposte dice no alla privatizzazione di Poste Italiane. “In provincia di Varese a rischio 1300 posti di lavoro”
Il segretario provinciale di Uilposte Giuseppe Genovese: "Potrebbero venir meno un alto numero di centri di recapito e di uffici postali"

Uilposte Varese è contro il progetto di privatizzazione, seppur parziale, di Poste Italiane annunciato dal governo progetto che, secondo il sindacato, metterebbe a rischio il lavoro di circa 1300 addetti nella provincia di Varese suddivisi nei 181 uffici postali e nove centri di distribuzione nel territorio.
Lo si legge in una nota del segretario provinciale di Uilposte Giuseppe Genovese che qualunque ulteriore cessione di quote azionarie di Poste Italiane sul mercato sarebbe un’operazione di mera cassa, oltre a intaccare e svilire un asset strategico importantissimo in Italia, che potrebbe compromettere l’occupazione della provincia di Varese.

«Un numero tale di addetti – spiega il segretario provinciale – potrebbe essere compromesso da nuove drastiche ristrutturazioni, che si aggiungerebbero a quella già complesse che sono in corso sia nell’ambito del servizi postali che in quello dei servizi finanziari. Nella provincia di Varese per densità abitativa e flussi commerciali – prosegue Genovese potrebbero venir meno un alto numero di centri di recapito e di uffici postali, che quotidianamente mantengono rapporti con migliaia di utenze, cittadini e piccole imprese, creando così molti problemi anche alla popolazione».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.