L’amicizia oltre il bisogno: una storia di Affiancamento Familiare

È primavera, quando la signora Amina arriva in Italia dal Senegal per ricongiungersi con il marito Ismail, che già da qualche anno vive e lavora nel nostro paese.
Con lei c’è il loro primogenito, Malik, e una bimba in arrivo.

Al di là della gioia di ritrovarsi, che è tanta, Amina si trova subito a dover affrontare molte sfide: un paese nuovo, una lingua sconosciuta, le visite mediche per la sua gravidanza (alle quali deve essere accompagnata, perché sprovvista di automobile), il bisogno di assistenza per il bambino durante le lezioni di italiano, la solitudine.
Ismail è molto presente, ma deve anche lavorare, amici e parenti si trovano in un altro continente, e Amina e Malik se la devono sbrigare come meglio possono.

Grazie all’intermediazione dei servizi sociali comunali e del Servizio Affidi della Cooperativa Sociale L’Aquilone, inizia quindi un progetto di Affiancamento Familiare, una forma di aiuto volontario tra famiglie.
Giulia e Stefano si rendono disponibili ad aiutare volontariamente Amina e la sua famiglia per qualche ora la settimana e lo fanno con grande sensibilità e delicatezza. Amina si sente supportata e accolta, in un momento così cruciale di cambiamento. È serena, ha qualcuno su cui contare.

Anche Ismail – grazie al sostegno dato alla moglie – manifesta fin da subito una maggiore tranquillità: “Ora che ci sono Giulia e Stefano – dice – esco di casa sereno quando vado a lavorare”.
In poco tempo tra le due famiglie si instaura un rapporto di fiducia profondo e significativo, una relazione che va anche oltre gli aspetti pratici del bisogno che l’aveva originata. È il piacere di stare insieme, di arricchirsi reciprocamente, che spinge le due famiglie a vedersi – anche oltre le ore definite dal progetto.

DALL’AFFIANCAMENTO ALL’AMICIZIA

Una domenica Amina e Ismail invitano la coppia di volontari a pranzo. Ad attenderli c’è un enorme piatto della cucina senegalese, servito per terra su una grande tovaglia colorata – come vuole la tradizione. A conclusione del pranzo, Amina dona a Giulia una tunica lunga e vivacemente colorata, tipica del suo paese di origine.

Gesti, momenti, scambi che simboleggiano non solo gratitudine, ma anche la creazione di un ponte culturale tra le due famiglie, una connessione che arricchisce ulteriormente l’esperienza e rende ancor più profonda la relazione.
Giulia e Stefano sono presenti anche nel giorno della nascita di Aisha. Dopo i genitori, Giulia è la prima persona che tiene in braccio la piccola appena nata.

«Vedere la gratitudine nei loro occhi, vederli illuminarsi quando arriviamo, è qualcosa di davvero commovente. Se mi metto nei loro panni, che sono di un’altra cultura, che arrivano da lontano – dice Giulia – non deve essere facile affidarsi a qualcuno. Invece lei si fida totalmente. Mi abbraccia sempre dicendomi: Giulia, grazie per quello che fate per noi. Siete fratelli».

SCOPRIRE L’AFFIANCAMENTO FAMILIARE

Questa è la storia dell’incontro tra due famiglie, un incontro mediato e accompagnato dai servizi sociali del territorio e dall’equipe affidi della Cooperativa L’Aquilone, e che oggi continua con la gioia, la spontaneità e la meraviglia dello stare insieme.
Il Servizio è finanziato dall’Ufficio di Piano di Sesto Calende.

Per sapere di più sull’Affiancamento Familiare, mercoledì 13 marzo alle ore 20:30 presso la Biblioteca di Angera si terrà una serata informativa libera e senza impegno.
Iscrizione obbligatoria a questo link: t.ly/zd8-k.

L’Affiancamento Familiare è un aiuto pratico alle famiglie per le incombenze quotidiane