Nasce la comunità energetica del Seprio, per l’ambiente e per il risparmio
Otto aziende, il Comune di Castelseprio e Confartigianato lanciano una nuova comunità energetica, insieme a Camera di Commercio: condivisione di produzione e consumo di energia elettrica rinnovabile, per l'ambiente e per il risparmio. "Una iniziativa aperta a imprese e anche privati"
ACastelseprio gli imprenditori e il Comune si mettono insieme, per il bene dell’ambiente e anche per il risparmio: nasce la “Comunità Energetica Rinnovabile del Seprio”.
L’iniziativa è frutto dell’impegno della locale amministrazione comunale e appunto anche di un gruppo di una decina di imprenditori del territorio: insieme, hanno partecipato al bando “Transizione Energetica” della Camera di Commercio di Varese volto a favorire l’aggregazione di soggetti interessati a dar vita a questo modello innovativo di sostenibilità energetica, ambientale e sociale.
«Con l’esperienza maturata come Camera di Commercio e con Malpensafiere CER – spiega il presidente della stessa Camera di Commercio, Mauro Vitiello – abbiamo accompagnato diversi imprenditori di Castelseprio e il Comune stesso a perseguire un risultato significativo come quello che ha trovato concretezza nelle ultime ore».
Un percorso durato alcuni mesi e suggellato dalla firma dell’atto costitutivo (la Comunità Enerrgetica Rinnovabile è un’associazione), con la nomina del Cda e della presidenza. Per ora i soci sono tutti di Castelseprio, più la Confartigianato di Varese mediante la propria azienda servizi Artser, ma in futuro potranno aggiungersi aziende e privati di un territorio che va oltre: il vincolo territoriale di una CER non viene, infatti, stabilito dai confini comunali ma dall’area geografica i cui punti di connessione alla rete elettrica nazionale (i POD) sono sotto alla medesima cabina primaria.
«Nel nostro caso – sottolinea il sindaco di Castelseprio, Silvano Martelozzo –, oltre a buona parte del nostro comune, questa appartenenza alla cabina primaria vede interessate Cairate, Lonate Ceppino, Tradate, Locate Varesino e Carbonate. Tutte potranno godere dei benefici dell’appartenenza a una CER» (i confini esatti dell’area si possono verificare sul sito apposito).
Obiettivo principale della CER è, infatti, quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri attraverso la produzione, l’autoconsumo e la condivisione di energia rinnovabile.
«Come ente locale – riprende il sindaco Martelozzo –, riteniamo che l’istituzione e lo sviluppo delle CER possa contribuire in modo significativo oltre che alla riduzione dell’emissione di CO2, anche a importanti benefici nel sociale». La redistribuzione dei ricavi derivanti dagli incentivi per la condivisione e l’immissione in rete dei kilowattora prodotti consente di ridurre la povertà energetica e generare valore sul territorio.
«Il tutto grazie alla sinergia tra pubblico e privato – continua il primo cittadino di Castelseprio –, soggetti che hanno saputo lavorare insieme, creando e costruendo ciò che in futuro potrà divenire una vera e propria rete tra cittadini, pmi, enti territoriali, cooperative, enti del terzo settore e i diversi soggetti produttori e consumatori di energia rinnovabile. Un bell’esempio di come si possa fare della buona politica per il nostro il territorio, generando benefici collettivi piuttosto che profitti finanziari individuali».
Otto le aziende sepriesi coinvolte fin qui, una panorama che va dalle fonderie all’autotrasporto, dalla meccanica al riciclo di scarti in plastica. «Tra imprese si farà sicuramente rete e sarà fruttuoso per tutti» dice Andrea Gatti, titolare di un’impresa sepriese ma anche consigliere di Confartigianato e di Camera di Commercio. «Ricordo poi che la CER è aperta per rutti, cittadini privatiu e imprese
Per Camera di Commercio è una nuova tappa, dopo la CER incentrata su Malpensafiere e in vista del prossimo passaggio che farà capo «al nostro Centro Congressi Ville Ponti» continua Vitiello, «in grado di coinvolgere imprenditori, associazioni, enti del terzo settore e strutture sportive di un’ampia zona di Varese, Induno Olona e una parte di Arcisate», sempre sulla base dei confini della cabina primaria di appartanenza, quella appunto della zona Nord di Varese.
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