Stellantis ha dichiarato 1087 esuberi in Italia. La Fiom non firma gli accordi
Secondo i metalmeccanici della Cgil è sempre più evidente il piano di dismissione industriale di Stellantis dall'Italia

Dopo Mirafiori, Cassino e Pratola Serra, si sono svolti gli incontri negli stabilimenti di Melfi, Pomigliano D’Arco, Termoli, Cento e Verrone in cui Stellantis ha dichiarato complessivamente 1.087 esuberi. In particolare saranno 500 a Melfi, 424 a Pomigliano, 121 a Termoli, 30 a Cento, 12 a Verrone. Si arriva ad un totale di 3.597 uscite. (foto di reprtorio)
La Fiom-Cgil non ha firmato l’accordo sindacale che sta portando alle uscite incentivate in Stellantis. In una nota stampa i metalmeccanici della Cgil dichiarano che «è sempre più evidente il piano di dismissione industriale di Stellantis dall’Italia mascherato dall’esigenza di far fronte alla transizione. La situazione si sta dimostrando ancora più grave di quella che già avevamo denunciato e che, tra l’altro, ha portato alla dichiarazione di sciopero unitario il 12 aprile a Torino».
In vista dei tavoli della prossima settimana, la Fiom chiede con urgenza un incontro a Palazzo Chigi con la Presidente del consiglio e l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. «È ora che tutti si assumano le proprie responsabilità per salvare l’automotive in Italia. Stellantis sta dimostrando di volere proseguire nella sua strategia di svuotamento degli stabilimenti e di disimpegno dal nostro Paese. Gli obiettivi dei tavoli automotive al Mimit della prossima settimana risultano fortemente indeboliti. Gli incentivi, le agevolazioni, le risorse pubbliche non possono essere riconosciuti ad un’azienda che non ha nessuna intenzione di investire in Italia: di non garantire adeguati volumi produttivi né gli stabilimenti, di non investire in ricerca e sviluppo e di non tutelare l’occupazione. La Fiom-Cgil non sta firmando nemmeno a livello territoriale gli accordi sugli esuberi. Non c’è più tempo da perdere» dichiara nella nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità.
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